Neil Barrett ritorna sulle passerelle milanesi con una collezione che definisce l’estetica contemporanea partendo da quegli stilemi che resero famoso il marchio al suo debutto.
Lo si comprende dal nome della collezione, «Core Codes», lo si percepisce nel susseguirsi di outfit che, uno dopo l’altro, proclamano quel manifesto di stile che negli anni Novanta rivoluzionò lo stile formale e la percezione dell’idea di eleganza.
«Quando ho iniziato la mia carriera, negli anni Novanta, avevo una grande possibilità, quella di creare qualcosa che non esisteva, applicare il minimalismo ad una collezione formale, avevo 20 anni e immaginavo di disegnare il guardaroba partendo da zero per un uomo senza classificazione di età» racconta lo stesso Barrett, «con questa collezione la mia intenzione è stata quella di ritornare all’essenza di questo concetto per continuare a vestire un target d’uomo eterogeneo sulla base di uno stile minimalista».
Una rielaborazione delle proprie radici e della propria filosofia di stile e non una banale operazione di recupero dai propri archivi, come è successo per molti altri brand.
Dopo diverse stagioni durante le quali Neil Barrett si è impegnato a elaborare ed evolvere il concetto di sportswear urbano, questa collezione recupera i valori del tailoring, ridisegnandoli in chiave contemporanea, contaminati dalla passione per il workwear, per le uniformi e per l’utility wear.
I volumi «boxy» delle giacche e dei giubbotti creano un unico linguaggio con l’abbinamento a bermuda comodi e stivali che ricordano il mondo militare. Una palette di colori vividi come verde acido, giallo e blu rafforza l’identità minimalista della collezione abbinata alla base cromatica fatta di marroni e di grigi.







