Milan: chi è Peter Lim?
Il ritratto dell'uomo d'affari di Singapore, creatore di un diversificato impero finanziario, che avrebbe offerto 500 milioni per acquistare il Milan - Fininvest smentisce la trattativa
Lo scorso febbraio il suo nome era già comparso nelle cronache del calciomercato come futuro proprietario del Valencia, club da tempo in pessime acque finanziarie. Ma Peter Lim, sessantenne imprenditore di Singapore, pare ora aver decisamente virato dalla Liga alla nostra serie A: sarebbe sua infatti l'offerta fatta a Berlusconi da 500 milioni per rilevare il Milan
Ma chi è esattamente Peter Lim? Spulciando nel Web, emerge l'ennesima storia del self-made man partito dal nulla e diventato ricchissimo: figlio di un pescivendolo, Lim si paga gli studi all'University of Western Australia lavorando come taxista, cuoco e cameriere. Ottenuta la laurea, diviene agente di borsa per una serie di ricchi clienti indonesiani con un successo che prima gli fa ottenere in quel Paese il soprannome di "Re dei broker" e poi gli consente nel 1996 di avere 10 milioni di dollari da investire personalmente nella Wilmar International, azienda che produce olio di palma. Mossa azzeccata e fiuto per gli affari pienamente confermato, visto che il valore della Wilmar International è oggi quantificato in 700 milioni di dollari.
Da vero uomo d'affari, Peter Lim ama però diversificare i settori del business: eccolo così essere anche il secondo socio di riferimento di FJ Benjamin, distributore per Singapore di diversi e prestigiosi marchi di moda, e risultare proprietario del Thomson Medical Centre Limited, esclusiva clinica privata da 190 posti-letto nel cuore di Singapore. E poi ovviamente c'è l'attività immobiliare, sviluppata nella regione malese di Iskandar in società niente meno che con la famiglia reale e che, sempre secondo Forbes, ha di recente fruttato all'imprenditore un utile di ben 350 milioni di dollari.
Al 760° posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes , tra i 40 paperoni di Singapore, Peter Lim è anche un grande appassionato di sport in generale (nel 2010 ha donato 10 milioni di dollari alla Singapore Olympic Foundation per favorire la crescita di giovani talenti locali) e di calcio in particolare. Tifoso della squadra di Singapore, lo è di riflesso anche del Manchester United: tra i tanti business di Lim, c'è infatti anche la proprietà di una serie di bar e club con la "griffe" del club inglese, il che comunque non gli ha impedito nel 2010 di fare un'offerta - non andata a buon fine - per l'acquisto degli odiati rivali del Liverpool.
Ora c'è l'interesse per diventare socio di minoranza del Milan, collegato ovviamente alla possibilità di sviluppare il brand sul mercato asiatico, con reciproco vantaggio per Lim (che potrebbe così rientrare dal previsto investimento da 250 milioni per il 30% del club) e per le casse rossonere. Il tutto senza dimenticare i motori: sì, perché l'uomo d'affari di Singapore è anche socio della McLaren Automotive, oltre a essere impegnato in Malesia in un progetto per la realizzazione di un centro motoristico sempre nella regione di Iskandar che dovrebbe vedere la luce nel 2016.