Lee Seung Yoon è un nome che risuona con forza nel panorama musicale coreano. Dopo essersi fatto conoscere al grande pubblico vincendo l’acclamato programma di audizioni Sing Again nel 2021, l’artista ha intrapreso un percorso artistico unico, distante dai cliché del K-pop più mainstream. Il suo ultimo album, Yeok Seong, è un’opera monumentale composta da 15 tracce che intrecciano sonorità di grande impatto con testi profondi e una visione sonora senza compromessi.
In un’intervista esclusiva, ci ha raccontato il suo viaggio musicale, il processo creativo dietro Yeok Seong e il significato che questo album ha per lui.
Puoi presentarti ai nostri lettori e raccontare un po’ del tuo percorso musicale fino ad oggi?
Mi chiamo Lee Seung Yoon, sono un cantautore che crea la musica che desidera, con un sound principalmente basato su sonorità di band. Per circa dieci anni ho suonato nei club e fatto busking, pensando che prima o poi sarebbe arrivato il momento di smettere. Proprio quando ero sul punto di mollare, ho avuto l’opportunità di partecipare a un programma televisivo, e questo ha prolungato la mia vita nella musica. Da lì mi sono trovato davanti a un bivio: vivere come cantante o come cantautore. Ho scelto la seconda strada e pubblicato il mio primo album. Per fortuna, molte persone hanno accolto bene la mia musica, e oggi, dopo aver pubblicato il terzo album nel 2023 e un altro terzo album quest’anno, continuo a vivere come cantautore.
Cosa ti ha ispirato a intraprendere una carriera nella musica e come è cambiata questa ispirazione nel tempo?
All’inizio è stato semplicemente perché amavo la musica. Mi piaceva lo stato d’animo in cui entravo solo ascoltandola. Per me la musica crea uno spazio-tempo di pochi minuti che non esiste fisicamente nel mondo. Col tempo, ho iniziato ad apprezzare sempre di più il processo di riempire questo spazio con emozioni e sentimenti, rendendoli reali.
Il tuo nuovo album contiene 15 tracce con un sound imponente. Qual è stato il processo creativo dietro la sua realizzazione?
Ho iniziato a lavorare a questo album partendo da un senso di impotenza e dalla sensazione di trovarmi di fronte a muri invalicabili, nonostante stessi vivendo con impegno. Volevo affrontare questa impotenza con la musica e confrontarmi con quei muri a testa alta. Il tema dell’album è ispirato al termine coreano “Yeok Seong Hyuk Myung,” che trasmette idee di ribaltamento e trasformazione. “Yeok Seong” ha anche un doppio significato: supportare qualcuno incondizionatamente, al di là di ciò che è giusto o sbagliato. Ho cercato di esprimere il sentimento di “essere insieme” attraverso questa prospettiva. In buona sostanza, l’album parla di essere il “rumore” che affronta le voci forti del mondo, cercando di prendere il controllo della melodia principale almeno una volta. Musicalmente, ho voluto realizzare tutto ciò che avevo sempre sognato di fare. Ho sovrapposto molti strumenti per creare un sound in cui rumore e melodia sembrano trovarsi sullo stesso piano, costruendo strati su strati.
Come descriveresti il tuo stile musicale e come si riflette in questo album?
Direi che il mio stile è “multicolore”. Mi piacciono tutti i tipi di colori e adoro mescolarli insieme. Questo album lo vedo come un dipinto vivido, dai toni intensi e multicolori.
Ci sono stati momenti particolarmente memorabili o difficili durante la produzione di questo album?
Ricorderò sempre la registrazione degli archi a Praga. Sentivo che questa poteva essere l’unica occasione per provare un’esperienza del genere, quindi ho deciso di coglierla. È stata la prima volta in cui ho percepito veramente il significato di “comunicare attraverso la musica senza bisogno di parole.” Vedere musicisti immergersi completamente nel brano e mettere il cuore in ciò che facevano, pur senza conoscere i testi, è stata un’esperienza preziosa. Per quanto riguarda le difficoltà, il compito più arduo è stato concludere il mixaggio del suono. C’erano così tanti strati e sorgenti che abbiamo lavorato fino all’ultimo momento prima del rilascio per ottenere un risultato armonioso.
Quali messaggi o emozioni speri che gli ascoltatori colgano da questo album?
Nei momenti in cui ti senti “un rumore,” una pedina sulla scacchiera, o impotente davanti alla vastità della vita, spero che questo album possa darti un po’ di coraggio ribelle. Allo stesso tempo, vorrei che chi lo ascolta potesse lasciarsi andare, esplorare le proprie vulnerabilità e perdersi nella musica, anche solo per un momento.
Come riesci a rimanere ispirato e continuare a crescere come musicista in un’industria così competitiva?
Riconosco che esistano la competizione e l’industria, ma preferisco concentrarmi esclusivamente sulla musica. Pubblico album all’interno di questo contesto competitivo, ma per me l’essenza rimane sempre la musica. Non punto alla cima della competizione o dell’industria; piuttosto, cerco di espandere gli orizzonti del mio percorso musicale. Per rimanere ispirato, continuo a chiedermi quale significato abbia la mia musica, accettando che, in fondo, la musica è semplicemente musica.
Quali sono i tuoi sogni e obiettivi futuri? Puoi darci un’anticipazione di cosa aspettarci?
In realtà, il viaggio fino a questo terzo album è stato una corsa a perdifiato nella mia vita di musicista. Ora che questo album è uscito e sono soddisfatto del risultato, posso finalmente dire di aver realizzato un sogno. Per ora non ho piani concreti, ma spero di potermi esibire in nuovi luoghi in futuro.
C’è qualcosa di specifico che vorresti che gli ascoltatori notassero in questo album?
Musica, musica, musica.
Cosa rappresenta questo nuovo album [Yeok Seong] per te, come cantautore?
Dopo averlo completato, ho avuto la sensazione di essere nato per creare questo album. È un’opera che racchiude il significato della mia vita.