
Valle d’Aosta. In esercitazione. De Martin e Balocco in agguato (boschi della Testa d’Arpy), gennaio 1917.

Valle D’Aosta, un “capitombolo” durante l’addestramento.

Adamello. Nevicata al Rifugio Garibaldi, aprile 1916.

Aldo Bonacossa tenente a Udine, al laboratorio fotografico dietro Madonna delle Grazie, luglio 1917.

Adamello, due Alpini sollevano cannone da 74 allungato a Prà dell’Orto, nell’aprile 1916.

Valle d’Aosta Il Ten. Rebora, il Dott. Quaglia e il Ten. Negro nella caserma del distaccamento di Testa d’Arpy, gennaio 1917.

Adamello. Pezzo da montagna a Cresta della Croce, con artiglieri, 29 Aprile 1916

Valle Spluga. Salita sul Suretta.

Valle d’Aosta. Petite Aiguille de Triolet, punta Est, dal colletto Est. Foto di Aldo Bonacossa.
Aldo Bonacossa, nobile figlio di una famiglia vigevanese di industriali tessili, era l’essenza della sportività. In vita praticò ben 13 discipline, ma fu la montagna la sua attrazione fatale. Era nato il 7 agosto 1885, e già da giovanissimo fu allievo delle migliori guide sulle Alpi e sul Gran Sasso. Nel suo palmarès appaiono tutte le principali vette dell’arco alpino in Italia, Austria e Germania. Poi i Pirenei e la cordigliera delle Ande negli anni ’30.
Nel 1920 fu il primo presidente della FISI, la federazione degli sport invernali. Allo scoppio della Grande Guerra fu inquadrato come ufficiale del Genio con incarico di istruttore degli Alpini “skiatori”. Da ottimo fotografo qual era, ci ha lasciato una preziosa serie di immagini a testimonianza dei corsi di sci e alpinismo sulle vette innevate delle Alpi tra il 1916 e il 1917, ottimamente conservate e selezionate in 90 scatti dalla Società Storica Per la Guerra Bianca.
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Il Conte Bianco
La Grande Guerra sugli sci di Aldo Bonacossa
dal 24 ottobre 2015
Villa Pomini
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Castellanza (VA)
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dom. 10,00-12,30 e 15,00-19,00
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