Si incrociano per la terza volta dall’inizio della stagione e il sapore è quello della resa dei conti. Perché Juventus-Milan non è mai una sfida banale e ad aggiungere pepe c’è la mini-striscia vincente dei rossoneri, capaci di battere contro pronostico la Vecchia Signora sia in campionato che nella Supercoppa di Doha. Sconfitta che fa ancora male ad Allegri e alla Juventus, appena uscita dal ricordo delle polemiche di quella sera in mezzo al deserto.
Questa volta Juve-Milan vale un posto nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli che si è sbarazzato della Fiorentina. Non una finale anticipata, visto che dall’altra parte del tabellone resistono ancora Inter, Roma e Lazio, però si fa sul serio e anche per questo non è previsto turn over massiccio. Il campionato può attendere. Allegri e Montella hanno tanti motivi per non snobbare la sfida dello Stadium. Clicca sulla lista per scoprirli:
Juventus-Milan, calcio d’inizio alle ore 20,45 (diretta tv su Rai 1 e Rai 1 HD)
Vendetta o conferma?
La Juventus ha ancora fresco il ricordo della sconfitta di Doha, bruciante per come è arrivata. Allegri allora si arrabbiò moltissimo con i suoi, accusati di aver staccato la spina dopo la prima mezz’ora ottima consentendo ai rossoneri di entrare in partita. Un difetto mostrato poi anche contro l’Atalanta in Coppa Italia e a Firenze nella peggiore delle prestazioni di questa stagione. La Juve deve cancellare quel ricordo.
Il Milan, che viene da un momento di risultati altalenanti (5 punti nelle ultime 5 partite giocate) ha bisogno di un’iniezione di autostima. Sulla carta parte battuto, ma Montella ha gli antidoti per dare fastidio ad Allegri. Gioca ancora Bacca per cercare di rivitalizzare un attacco in crisi di identità: solo 4 gol in 450 minuti. L’esclusione di Niang e il possibile debutto di Deulofeu sono i motivi di interesse a contorno.
Montella e Allegri, caccia al record
C’è anche un aspetto statistico a rendere interesante la sfida dello Stadium. Sono 74 anni (Lazio 1942-1943) che nessuno è capace di battere la Juventus per tre volte nella stessa stagione. Il Milan ci è riuscito in campionato (1-0 gol di Locatelli) e nella Supercoppa (con l’aiuto dei rigori). Ripetere l’impresa a oltre mezzo secolo di distanza avrebbe il senso di un tabù che non si infrange. E poi Montella è il tecnico, tra quelli che oggi frequentano la serie A, che vanta il maggior numero di successi sui bianconeri: 3.
Allegri vuole proseguire nella striscia vincente allo Stadium. E’ arrivato a quota 27 in campionato e nel suo fortino si sente quasi invincibile. Questa Coppa Italia ha un significato particolare per la Juventus: nessuno nella storia della competizione è mai riuscito a sollevare il trofeo per tre volte di fila.
La conferma della Juve fantasia
Sul piano tattico il motivo di maggior interesse è capire se Allegri confermerà o no la Juventus tutta offensiva. Contro la Lazio ha stupito, lanciando insieme il tridente pesante (Higuain-Mandzukic-Dybala) con Cuadrado e Pjanic in campo insieme. Spifferi dicono che si ripeterà per dare un senso di continuità a una svolta che guarda alla Champions League e al modo di giocare di tutte le grandi squadre europee. Dovesse accadere andrà verificata la predisposizione di tutti alla fase difensiva a lungo termine.
Montella ritrova Locatelli e Romagnoli che non aveva nella notte della sconfitta contro il Napoli a San Siro. I problemi sono davanti più che dietro, ma serve un segnale forte per evitare che la stagione scivoli via dopo una prima metà che ha riempito i cuori rossoneri di illusioni e gioia. Deulofeu parte dalla panchina, ma si potrà ritagliare un ruolo importante. Dove? Domanda interessante: esterno a sinistra oppure falso nueve alla Mertens nel Napoli.
