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Johnny Depp e gli altri attori che suonano il rock and roll

Johnny Depp e gli altri attori che suonano il rock and roll

Il 2 luglio a Marostica lo show degli Hollywood Vampires, la superband di Alice Cooper e Joe Perry con il “pirata di Hollywood” come chitarrista

Che Johnny Depp fosse un virtuoso della chitarra lo ha svelato a sorpresa, nel Duemila, una scena del film Chocolat in cui l’attore, nei panni dello zingaro Roux, intrattiene gli abitanti di una cittadina francese arpeggiando sulle note del leggendario jazzista Django Reinhardt. Una raffinatezza sonora richiesta dalla sceneggiatura, ma Depp in realtà non è un tipo da chitarra acustica, a lui piace il rock and roll che profuma di hard rock, il suono di una Gibson Les Paul attaccata ad un roboante amplificatore Marshall. E, a differenza di molti suoi colleghi di Hollywood, non ha formato una band di amici per suonare in qualche club del Sunset Strip di Los Angeles. No, lui si è messo in mezzo a due icone viventi del rock: Alice Cooper e Joe Perry degli Aerosmith. Insieme formano gli Hollywood Vampires, un supergruppo che incide album nella sala d’incisione personale dell’attore (il 2 giugno esce Live in Rio) e riempie le arene in tutto il mondo (in Italia il 2 luglio a Marostica).

Un nome che è anche un omaggio all’era più dissoluta della musica, gli anni Settanta, quando “Hollywood Vampires” era il nomignolo di un gruppo ristretto di creature della notte specializzate in sbronze epocali nel loft del Rainbow di Los Angeles. Del club facevano parte Ringo Starr, John Lennon, Bernie Taupin (il paroliere di Elton John), Keith Moon (il batterista degli Who) e, naturalmente Alice Cooper, presidente onorario dell’allegra combriccola.

È un’attrazione fatale quella che lega le star di Hollywood ai palchi della musica: a Juliette Lewis (Natural Born Killers e Cape Fear – Il promontorio della paura) piace mostrare la sua wild -side con una band di grezzo punk rock ed uno show nel segno dell’adrenalina erotica, che lei stessa ha definito «Un incrocio tra un incontro di wrestling, Rocky Horror Picture Show ed il musical Hair». Un altro caso è quello di Russell Crowe che già a vent’anni incise con l’improbabile pseudonimo Russ le Roq, un singolo intitolato I want to be like Marlon Brando. In effetti, nel corso del tempo, è diventato più Marlon Brando che Bruce Springsteen, ma il mondo del rock and roll, nonostante le critiche piuttosto feroci da parte della stampa musicale, non lo ha mai abbandonato. Prima fondando i 30 Odd Foots Of Grunts e poi unendosi al musicista canadese Alan Doyle in un gruppo, gli Indoor Garden Party che nel 2017 ha pubblicato l’album The Musical.

Diverso il caso di Jared Leto (American Psycho, House Of Gucci), osannato dalla stampa specializzata per i Thirty Second To Mars, il progetto musicale realizzato insieme al fratello batterista. Un vero gruppo di “arena rock”, composto da musicisti straordinari e guidato con disinvoltura da Leto, perfettamente immerso nel ruolo del frontman ispirato che mixa abilmente l’attitudine rock all’impegno per l’ambiente ed i diritti civili. Un format di successo che a breve dovrebbe tornare un nuovo album. Stando alle anticipazioni fornite da Leto, il disco sarebbe in buona parte ispirato alle colonne sonore italiane degli anni Settanta ed Ottanta.

Unica e inimitabile, invece, la storia dei Tenacious D, la band formata da due attori, uno molto noto, Jack Black (School Of Rock, King Kong) e l’altro molto meno, Kyle Glass (Elf- Un Elfo di nome Buddy), nata quasi per scherzo e diventata un gruppo cult che da vent’anni colleziona dischi di platino e sold out in Europa (il 10 giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni, MIlano) come negli Stati Uniti. «Siamo l’incontro impossibile tra i Black Sabbath e Simon & Garfunkel» raccontano i due che nei loro brani surreali celebrano la magia del rock e ironizzano senza riguardi sugli stereotipi satanico-mistici delle band che digrignano i denti e mettono il diavolo con le corna sulle copertine dei loro dischi. Tra momenti più esilaranti delle loro esibizioni quello in cui Black suona con espressioni facciali alla Miles Davis il Sax A Boom, uno strumento elettronico utilizzato per lo più dai bambini, che ai suoni emessi dal sax unisce una serie di basi ritmiche preregistrate.

Sono una formidabile comedy-band, i Tenacious D che piace da impazzire a tutti i musicisti rock del pianeta, che non a caso nelle loro personali playlist non si fanno mai mancare Tribute, l’hit single del gruppo, vagamente ispirato a Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, in cui i due raccontano di aver venduto l’anima al diavolo in cambio dell’ispirazione per la migliore canzone sempre. Tribute, ovviamente.

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