Ecco chi è Gundogan, il nuovo obiettivo del Milan
Centrocampista di 25 anni, è stato uno dei giocatori più rappresentativi del Borussia Dortmund straripante di Klopp
Da predestinato a rottamabile nel giro di un paio d'anni. Fino alla probabile chiamata del Milan, che potrebbe puntare su di lui per mettere ordine a una mediana ricca di talento ma ancora povera di fosforo. Chi segue con attenzione il calcio internazionale avrà molto probabilmente avuto modo di annotare sul proprio taccuino il nome di Ilkay Gundogan, centrale tedesco classe '90 di origini turche.
Bravo con i piedi, ma soprattutto abile a cambiare destinazione d'uso in funzione della necessità del momento, è stato uno dei fiori all'occhiello del Borussia Dortmund straripante di Jürgen Klopp. Nel suo forziere, un campionato e una Coppa di Germania (stagione 2011-12), ma soprattutto un percorso carico di emozioni nella Champions League targata 2013. Dodici presenze e una rete, quella segnata su rigore al minuto 68 della finale tutta tedesca di Wembley tra il Dortmund e il Bayern Monaco. In quella gara, vinta dalla portaerei bavarese per 2-1, Gundogan giocò alle spalle del trio di incursori Grosskreutz-Reus-Błaszczykowski e al fianco del mediano puro Bender. Il suo compito, ispirare geometrie e creare spazi con un approccio simile a quello di Claudio Marchisio in maglia bianconera. Un regista basso da gioco a terra, poca magia e tanta sostanza.
Appunto, un predestinato. A 23 anni, Gundogan aveva il mondo ai suoi piedi. Tutti lo cercavano, tutti lo volevano. Anche la Nazionale tedesca cominciava a contare su di lui con continuità. Insomma, era arrivato per lui il momento di passare all'incasso. Di vincere, di sorprendere, di conquistare.
Poi il destino, che si diverte spesso a mischiare le carte in tavola senza chiedere conto a nessuno. Il 14 agosto 2013 Gundogan è vittima di un infortunio di quelli che ti possono cambiare, meglio, rivoluzionare, la carriera. Nel corso di un'amichevole con la casacca della Germania, il giocatore è costretto a lasciare il campo per un colpo durissimo alla schiena. Vi tornerà quattordici mesi più tardi, ferito nell'anima e nel talento. E la sfortuna non è ancora finita. Gundogan torna in pista da titolare nella peggiore stagione del Dortmund dall'avvento di Klopp (2008). Sia chiaro, non fa malissimo, tutt'altro, ma la squadra non decolla e fa fatica a risalire la china dopo un avvio disastroso.
A fine campionato, la decisione: un altro anno e poi me ne vado. Una settimana fa, la retromarcia: rinnovo fino al 2017. Abbandonata quasi del tutto la pista Witsel, il Milan ci prova, con la speranza non impossibile di chiudere l'affare per una cifra non troppo distante dai 20 milioni di euro.