George Clooney di nuovo single: la colpa è di mamma e papà! Parola di psicologo
Fidanzato seriale o semplicemente innamorato sfortunato, l'ex dottor Ross di ER continua a collezionare micro love story, tutte con bellissime donne da red carpet.
Ci risiamo! È di questi giorni l'indiscrezione secondo cui George, sì proprio il bel Clooney, avrebbe lasciato l'ennesima fidanzata, la wresler Stacy Keibler. Tempo della love story l'ormai consueto annetto, mese più mese meno. Prima di lei, la nostrana Elisabetta Canalis. Che però ha toccato il record dei due anni, segno che è forse vero: “italians do it better”.
Ma cos'avrà l'affascinante ex dottor Ross da non riuscire a prolungare una relazione oltre qualche mese? Anna Zanardi , psicologa, consulente aziendale e forense, docente universitaria (è stata anche direttrice scientifica di Psychologies Italia e Giudice Onorario presso il Tribunale dei Minori di Milano) non ha dubbi: la colpa è del rapporto con la madre. Autrice di vari saggi per Tecniche Nuove , tra cui il recente L'adolescenza e le nuove forme di dipendenza e Cocchi di mamma, cocche di papà, spiega: “Quando un uomo, specialmente non giovanissimo, non stabilizza una relazione con una donna, la ragione è perché ha un rapporto patologicamente privilegiato con la madre. Nessun'altra donna ne è all'altezza. Quindi, una volta esaurita la fase dell'amore adolescenziale, la storia fallisce miseramente”.
In effetti, le cronache riportano che mamma Nina non diserti nessuna première accanto al figlio e sembra che, arrestato durante l'ormai famosa manifestazione contro la pena di morte davanti all'ambasciata del Sudan di Washington, George abbia telefonato per prima proprio a lei.
“Il fatto è che questi uomini sono sempre sul red carpet, anche nella vita”, continua l'esperta. “Trovandosi sotto la continua pressione delle richieste della madre, che li vuole belli, di successo, perfetti sotto tutti i punti di vista, non si rilassano mai e quindi non riescono a entrare in comunicazione con un'altra donna. Per questo vanno benissimo le donne affascinanti e da esibire di cui si circonda Clooney”. Ma guai ad andare oltre.
Non sarà semplice paura di soffrire? Per la serie 'Anche i belli piangono', non basta essere affascinanti per avere la garanzia di un amore felice... Ancora più tranchant la dottoressa: “Questi individui, non essendo mai centrati su se stessi, sono incapaci di soffrire in prima persona. O meglio, la loro unica preoccupazione è non deludere gli altri, specialmente mammà”.
Va bene Hollywood e le inevitabili forzature del mondo dei Vip, ma in Italia come siamo messi? “Non si ha idea di quanti uomini vivano questa situazione, anche in Italia, soprattutto con la concezione della famiglia che si è creata a partire dagli Anni 20 e che è deflagrata con le generazioni post-Sessantotto. Spiego: con la piccola borghesia è nata la famiglia gerarchica, che poi è stata rifiutata nel Sessantotto a vantaggio della formula genitori-amici. Ma non serve essere amici dei propri figli. O meglio, non solo”.
Di narcisismo parla Mattia Cis , psicologo e psicoterapeuta attivo a Milano: “L'idea che mi passa Clooney è quella di un individuo con un forte tratto narcisista: queste persone non vogliono stare da soli, usano gli altri come oggetti-sé e non riescono a sopportare le richieste esterne. L'altro non è visto come un soggetto con propri bisogni; quando il narcisista avverte le richieste di un altra persona, allora fugge. Perché per lui è fonte di delusione e dolore. I rapporti interpersonali sono meravigliosi, ma costano fatica e frustrazione. E forse risultano importanti appunto per questo”.
Ci sta dunque che un divo di Hollywood, abituato a ottenere tutto facilmente, non riesca in quello che la maggior parte della gente comune vive tutti i giorni: un amore sincero.