Hanno proprietà considerate miracolose, promettono di mandare in pensione la solita lattuga e aiutano l’organismo a mantenersi in salute. Viaggio nel mondo delle alghe commestibili che, dalla cucina orientale, stanno arrivando nei nostri supermercati e nei menù degli chef.
Tranquilli, nonostante la crescita esponenziale dell’umanità continueremo a mangiare, o forse dovremmo dire a sfamarci. Il piatto del giorno sarà infatti piuttosto diverso da quello cui siamo abituati oggi. Al bar, al ristorante e anche al supermercato potremo scegliere tra una infinità di insalate di alghe che, oltre a toglierci la fame e a mandare in pensione la cara e vecchia lattuga, aiuteranno il nostro organismo, curando infiammazioni e prevenendo malattie. Gli chef di un futuro che è già qui si dovranno dare parecchio da fare per rendere suggestive agli occhi e al palato queste nuove prelibatezze, ma una cosa è sicura: o mangeremo questa minestra, come si dice, o salteremo dalla finestra.
Alternative non ce ne sono, per nutrire tutti dovremo per forza cambiare gusti alimentari. Il rapporto delle Nazioni Unite The World Population Prospects: Highlights, stima che nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9,7 miliardi, per arrivare, entro fine secolo, a quasi 11 miliardi di persone. Mettere qualcosa in tavola sarà una sfida planetaria soprattutto considerando l’impatto sempre più rilevante dei cambiamenti climatici che hanno già iniziato a compromettere coltivazioni e allevamenti. Una criticità resa ancor più drammatica visto che le popolazioni in più rapida crescita risiedono soprattutto nei paesi più poveri, zone già oggi flagellate da carestie e siccità.
Sostiene la futurologa alimentare Morgaine Gaye: «Nel mondo occidentale eravamo abituati a cibo abbondante, ma ora i costi crescenti ci suggeriscono di iniziare a pensare nuovamente al cibo come a un lusso. E a questo punto è necessario ideare altri modi per riempire il vuoto alimentare». Per fortuna le soluzioni non mancano, anche se ci costringeranno a riaggiornare le ricette del Cucchiaio d’argento. A posto di una bella insalata di pomodori e il soncino, ci saranno appunto le alghe. Queste particolari piante, che vengono già consumate soprattutto in Oriente, in futuro saranno largamente presenti sulle nostre tavole. Non solo garantiscono un buon apporto di proteine e sali minerali, ma sono anche in grado di sostituire del tutto carne e latticini. Inoltre, crescono rapidamente anche in condizioni difficili e possono essere utilizzate come cibo per animali, fertilizzanti naturali, carburante e bio-plastiche. Con le alghe si potrebbe produrre dalle 15 alle 30 volte in più di olio rispetto al mais e alla soia, liberando milioni di ettari di terreno e miliardi di litri d’acqua per irrigazione, i quali verrebbero destinati all’alimentazione umana.
Una ricerca dell’università di Wageningen, nei Paesi Bassi, ha stimato che una coltivazione di alghe di 180 mila chilometri quadrati – meno di due terzi della superficie dell’Italia – potrebbe fornire proteine all’intera popolazione mondiale.
Per quanto ci possano apparire tutte uguali, di alghe se ne contano oltre 10 mila tipi diversi. Ecco le principali, già disponibili nei negozi, e quali sono le loro proprietà.
SPIRULINA. È un concentrato di vitamine del gruppo B, A e D. Antiossidante e antinfiammatoria, quest’alga sembra migliorare i livelli di colesterolo nel sangue e aiutare nella perdita di peso. Nei negozi si trova sotto forma di polvere o fiocchi e può essere utilizzata come condimento, oppure come integratore biologico in compresse.
CAVOLO MARINO. Non è una vera e propria alga, ma cresce in riva al mare. Si cucina proprio come il cavolo tradizionale. Ha un alto potere diuretico e difende l’apparato gastrointestinale.
WAKAME. È un’alga scura proveniente dal Giappone. Ricca di vitamine, proteine e sali minerali, come calcio, magnesio e ferro. In più contiene alte quantità di iodio per questo è consigliata come supporto all’attività della tiroide e per accelerare le funzioni metaboliche e, quindi, dimagrire. L’alga wakame può essere impiegata per la preparazione della tradizionale zuppa di miso giapponese o per zuppe di legumi o di verdure.
KOMBU. Ricca di calcio e sali minerali, ha proprietà anticoagulanti, utili per prevenire la formazione di trombi. Può essere utilizzata durante l’ammollo dei legumi secchi e la loro cottura: li rende più morbidi e facilmente digeribili.
KLAMATH. È l’alga con i maggiori quantitativi di acidi grassi essenziali Omega 6 e Omega 3. Per l’alto quantitativo di proteine è considerata un alimento particolarmente energetico e ricostituente in caso di stanchezza, convalescenza e riabilitazione.
CHUKA VERDE. Servita come insalata nella cucina giapponese è ricchissima di minerali ed è considerata la migliore alleata dei denti. Li rende forti e li protegge dalle carie.
NORI. Forse è la più conosciuta perché usata nella preparazione dei maki giapponesi. Ricca di acidi grassi Omega 3 e Vitamina C. Contiene inoltre taurina, utile per la sua azione di contrasto nei confronti del colesterolo.