Cory Monteith, arriva il referto ufficiale: morto per overdose di eroina e champagne
La giovane star di Glee aveva bevuto due bottiglie di champagne da solo in camera
Eroina e champagne. Arriva dal referto ufficiale dei medici legali la conferma delle cause della morte di Cory Monteith, l'attore di Glee ucciso dalle sue stesse dipendenze ad appena 31 anni. Che fossero stati droga ed alcool a stroncarlo pareva chiaro già alcune ore dopo la morte, avvenuta nella stanza di un hotel a Vancouver lo scorso 13 luglio . In base al rapporto, i primi soccorritori hanno trovato vicino al corpo dell'attore "un cucchiaio con residui di droga, un ago ipodermico usato, due bottiglie di champagne vuote e diversi bicchieri". E secondo l'esame tossicologico il suo tasso alcolemico era dello 0,13 per cento.
A rendere il corpo di Cory più fragile di fronte alla somministrazione delle droghe sarebbe stato il periodo in rehab trascorso tra marzo e aprile. Proprio a causa della disintossicazione appena ricevuta, il fisico del ragazzo sarebbe stato più sensibile alle sostanze tossiche che lo hanno ucciso.
Nel referto finale come causa di morte, definita accidentale, si legge: "decesso dovuto a un'intossicazione da uso di eroina per via endovenosa combinata all'assunzione di alcol"
Cory lottava contro la sua dipendenza delle sostanze stupefacenti dall'età di 19 anni. Nell'ultimo periodo, però, anche grazie alla vicinanza della fidanzata Lea Michele pareva stesse meglio.