14-21 ottobre: le 5 "bomberate" della settimana
Nuovo appuntamento con "Chiamarsi Bomber": il meglio (e il peggio) del calcio italiano e internazionale, in campo e fuori. Con tanto di classifica
Bomberata n°5: il panettone di Corini
Chiamarsi BomberQuinta piazza per l'esonero di Eugenio Corini che ci insegna che non basta allenare il Chievo Verona per mangiare automaticamente il panettone. Peccato mister. Ma non si preoccupi ci sono altre realtà che potranno valorizzarla a dovere: Bauli, Maina, Melegatti... Eviteremmo la Balocco, che ha già i suoi problemi in Champions con una Juventus poco brillante. Che la maledizione del Panettone possa colpire anche Mister Allegri? Probabile che si stia già toccando i... "balocchi".
Bomberata n°4: il pallone-Ufo di Balotelli
Chiamarsi BomberSuper (?) Mario Balotelli appena fuori dal podio. Settimana intensa ma mai una gioia in questo periodo bomber. Mariolone, dotato della sua proverbiale pazienza e dialettica, ha risposto per le rime all'ex ct Prandelli che si era permesso di dire che se centra la porta una volta sì e 23 no, allora non è un campione ma solo uno che "ha colpi". Mario ha subito dimostrato il suo valore anche in campo contro il Qpr: 61’, Lallana tira in corsa, McCarthy (no non il fantozziano McKinley) respinge e Balotelli, con la porta spalancata, manda il pallone in orbita. Il pallone? L'hanno avvistato ancora in volo in provincia di Lecce. E il nuovo ct della Nazionale ha commento con un mesto: "agghiancianDe". Nella foto Anfield Road e Balotelli dopo il tiro.
Bomberata n°3: il caffè di Bielsa
Bomberata di bronzo per Marcelo Bielsa. Durante Olympique Marsiglia-Tolosa, l'astuto allenatore si è inavvertitamente seduto su un bicchiere di caffè lasciato sulla panchina da un suo assistente. La sua pacata reazione da uomo di classe sta divertendo tutto il mondo. Qui, più che il tecnico argentino il terzo posto per la bomberata di giornata va all'assistente! D'altronde, parafransando Monicelli, "Cos'è un Bomberata? - È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione!". A chi la guarda, non rimane che sedersi e gustarsi un buon caffè... No, non come Bielsa!
Bomberata n°2: la bandiera di Leca
Chiamarsi BomberArgento per "William Wallace" Leca. Ci mancava la rissa per la bandiera della Corsica sventolata dal portiere del Bastia davanti al naso dei tifosi di casa del Nizza. Noti patrioti (?), i nizzardi non l'hanno presa benissimo e sono entrati per prendere a mazzate il coraggioso Leca che, svelto come una lepre, è sfuggito ai suoi aguzzini. Bravo BOMBER. Hai mancato l'oro della Bomberata per poco. Se ti fossi levato i calzoncini per mostrare il piffero come il tuo "collega" scozzese Wallace... beh, saresti diventato leggenda! Try again!
Bomberata n°1: l'Honda del Giappone
Chiamarsi BomberPrimo posto per il personaggio del momento: Honda Rossonera, Honda Anomala... scegliete voi tra i tanti soprannomi affibbiatigli. I suoi primi mesi in Italia sono stati deludenti più del suo parrucchiere, ed è tutto dire. Non la buttava dentro nemmeno con le mani. Il popolo rossonero l'avrebbe rispedito in Giappone a schiaffi fino a poche settimane fa. Improvvisamente il miracolo: Honda su suggerimento di Inzaghi ha iniziato a giocare a calcio. Ieri bomber Keisuke ha assaporato il primato di capocannoniere per alcune ore. E in quelle ore un pensiero ci martellava in testa: "Era dai tempi di Mark Lenders alla Reggiana che la Serie A non aveva un capocannoniere giapponese". Bravo BOMBER, continua così. Primo premio meritato.