Blu Natale. I colori e le tendenze per apparecchiare la vostra tavola
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Blu Natale. I colori e le tendenze per apparecchiare la vostra tavola

Il bianco e il rosso quest'anno sono out. «Meglio puntare su tinte che trasferiscano serenità come il cielo di notte, il verde abete o il rosa antico» spiega a Panorama l'esperta di bon ton e wedding planner Giorgia Fantini Borghi. Guida alla mise en place perfetta e come destreggiarsi tra candele e decorazioni naturali.

Della bellezza Giorgia Fantin Borghi ne ha fatto una professione. Esperta di galateo e storia della tavola, è una delle professioniste più affermate nel wedding planning e nell'organizzazione di eventi speciali legati all'arte del buon ricevere. In vista di un Natale che ci costringerà a stare lontano dai nostri affetti più cari, Panorama le ha chiesto di immaginare una tavola delle feste nuova, che sia «confortevole e confortante».

Perché nonostante il Natale sia «solo» con i tuoi alla mise en place non si deve rinunciare?

«La tavola di quest'anno deve essere la più bella di sempre per scacciare i pensieri negativi. Approfittiamone per recuperare oggetti speciali che di solito non si usano, come i calici ereditati dalla nonna. Ogni oggetto sulla tavola deve avere una sorta di "filtro magico" che ci faccia entrare in un sogno».

Quali sono i colori del Natale 2020?

«Credo molto nel potere delle tinte. Sono capaci di trasmettere sensazioni diverse. Il 2020 per me è l'anno dei colori rassicuranti. Al posto dei classici rosso e bianco suggerisco il blu e il verde: hanno poteri calmanti e si sposano bene con oro e argento. Le tinte metalliche dopotutto riescono a trasmettere un'idea di festa in un batter d'occhio. È come la prima alla Scala, sulla tavola di Natale le persone vogliono vedere lo scintillio».

E i tessuti?

«Recuperiamo materiali importanti come il broccato, soprattutto perché hanno quella trama tridimensionale che regala una piacevole sensazione al tatto. Tutto ciò che tocchiamo può regalare un'emozione. Andiamo a recuperare le nostre tovaglie dimenticate nei cassetti o supportiamo i piccoli artigiani acquistando tessuti a metro. Un appunto in più: la tovaglia deve sempre arrivare fino a terra».

Passiamo alla mise en place

«Impariamo a mescolare oro e argento, ormai non è più un tabù. Sulla tavola ci deve essere armonia ma non per forza uguaglianza. Un bicchiere o un piatto diverso possono anche offrire uno spunto per una conversazione. Per farci sentire più a casa, apparecchiamo anche una tavola elegante con il bicchiere senza stelo e aggiungiamo le posate da dolce. Regalano un'atmosfera intima, e permettono ai commensali di passare più tempo insieme senza dover fare avanti e indietro dalla cucina. Il tovagliolo legatelo insieme a fiori freschi. Unite, ad esempio, eucalipto profumatissimo e bacche rosse. Sarà un simpatico portafortuna per ognuno degli invitati».

Un ultimo tocco di creatività?

«Preparare la tavola è un gesto d'amore bisogna cercare di realizzare qualcosa di più ricercato del tradizionale centrotavola. Io amo molto le candele, credo che la loro luce calda e il muoversi della fiammella riscaldino i cuori e avvolgano i commensali con affetto. Nelle mie creazioni uso molto anche i rami, perché rappresentano un abbraccio ideale. E poi non è Natale senza un piccolo alberello. Ogni anno ne andrebbe creato uno diverso. Da collezionare, come faccio io».


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Mariella Baroli