Asia Argento
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Asia Argento, tu rinasci ma a noi ci destabilizzi...

Da dark lady a brava ragazza: 23 mesi senza usare né alcol, né droghe, la spiritualità trovata nel buddismo di Nichiren e l’amore per il giovane campione di arti marziali Michele Martignoni che le dà finalmente serenità.

C’è un bellissimo verso della grande poetessa Wisława Szymborska: «Morire quanto necessario, senza eccedere. Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato». Asia Argento, amante dei tatuaggi, potrebbe scriverlo sulla pelle. E su di lei avrebbe un senso. Perché la sua ultima, e più inaspettata trasformazione, è quella di una rinascita assoluta. Da dark lady a brava ragazza: 23 mesi senza usare né alcol, né droghe, la spiritualità trovata nel buddismo di Nichiren e l’amore per il giovane campione di arti marziali Michele Martignoni che le dà finalmente serenità.

Ma come serenità? Quella la cerchiamo noi che facciamo il crochet alla sera. Lei era la nostra Venere in pelliccia di Sacher-Masoch, più crudele della Elena Muti dannunziana. Ora mica ci dirà che passa i pomeriggi a tirare la pasta per i tortelli? Ma speriamo di no. Femme fatale dalla vita selvaggia è passata attraverso a qualsiasi inferno: dalla madre alcolista e violenta che la picchiava al terribile suicidio del compagno, lo chef Anthony Bourdain. Dalla violenza sessuale subita da Weinstein alle accuse di molestie su un attore minorenne. E se, come canta The Boss nel suo capolavoro: «Il primo calcio che ho preso è stato quando sono caduto a terra», per anni i social appena cadeva non mostravano alcuna pietà.

Ma oggi le rendono l’onore delle armi. E sono tutti concordi nel lodare l’incredibile metamorfosi:«Sei un monumento vivente alla forza di volontà», «Profonda stima», «Da falena sei finalmente una farfalla», «Ti ammiro per ciò che sei diventata», «Mia ispirazione». Non è da tutti ammettere: «Dovevo salvarmi, per me e per le persone che avevo intorno. C’erano periodi che bevevo anche al mattino». Ha la dolorosa sincerità di ammettere che i suoi due figli hanno assistito a questa discesa: «C’ero fisicamente, ma non con la testa». Ora invece posta: «Mi sono finalmente liberata dalle sigarette, la sola idea di tenere in mano un puzzolente stecco della morte mi sembra pazzia». Sacrosanto, ma destabilizzante.

È come se Keith Richards ci dicesse che alla sera si fa le tisane della buonanotte. Ma il pubblico non solo l’applaude ma la elegge a personal-guru: «Anche io vorrei tanto smettere ultimamente è un pensiero che ho e persiste». E l’attrice risponde: «Se è un pensiero persistente si manifesterà». È la nuova Asia, che anche quando si fotografa in Malesia in bikini tra le onde è subito: «Tigre della Malesia», «Divina», «La tua bellezza va oltre ogni dimensione». Pensare che una volta le toccava leggere: «Sei sgradevole e senza cuore» o «Fottuta strega». Ma bisogna morire un po’ per poter vivere. E lei sembra avercela fatta. Anche se qualche maligno ha dei dubbi: «L’unica colpa di Asia Argento è di non raccontare mai la verità». Noi speriamo che non sia così. Asia, caduta sette volte, rialzata otto.

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Terry Marocco