
Parco degli uccelli di Jurong, Singapore, 1999.

2000. Nuvole in movimento ad Aosta, Italia.

2016. Il vulcano Kawah Ijen in attività a Biau (Jawa Timur), Indonesia

2006. Antenne su una montagna a Kitakyushu, Giappone.

Milano, Italia, 1999. Ettore Sottsass, modello di casa in Lego nel suo studio.

Centro di ricerca di Jülich (Köln), Germania, 1999. Research Centre.

Firenze, Italia, 2008. Museo di storia naturale, sezione di zoologia La Specola.

2014. Laboratori della BAPCO (Bahrain Petroleum Company), ad Awali nel Bahrein

L’allestimento della mostra di Armin Linke al PAC di Milano.

L’allestimento della mostra di Armin Linke al PAC di Milano.

L’allestimento della mostra di Armin Linke al PAC di Milano.
Ha inaugurato il 15 ottobre al PAC di Milano la mostra Armin Linke. L’apparenza di ciò che non si vede, che presenta al pubblico una selezione di oltre 170 immagini selezionate tra le oltre 20.000 fotografie che compongono l’archivio dell’artista.
Da oltre vent’anni Armin Linke (Milano, 1966) viaggia per il mondo fotografando i profondi cambiamenti economici, ambientali e tecnologici che lo attraversano: una sorta di giornale di bordo sugli “effetti della trasformazione globale delle infrastrutture e sull’interconnessione della società postindustriale attraverso l’informazione digitale e le tecnologie della comunicazione”.
Impostando la struttura dell’esposizione in prima persona, l’artista ha invitato otto teorici attivi in diversi ambiti di ricerca a vagliare un ampio campione della sua opera fotografica, per individuarne una selezione personale, espressione della specifica visione della società contemporanea di ciascuno. Queste selezioni entrano nella mostra “organizzate come una mutevole topologia di dialoghi, trasformandosi in relazione all’architettura modernista del PAC”. Il progetto e la sua struttura indagano la “leggibilità dell’immagine fotografica e l’approccio soggettivo a questioni globali, tenendo conto della natura individuale di metodologie e interessi di ricerca”.
Per le cinque installazioni del progetto presentate nel 2015/16 allo ZKM (Centro per l’arte e la tecnologia dei media) di Karlsruhe sono stati invitati a dialogare con l’archivio fotografico di Armin Linke gli studiosi: Ariella Azoulay (Tel Aviv, 1962), Bruno Latour (Beaune, 1947), Peter Weibel (Odessa, 1944), Mark Wigley (Palmerston North, 1956), Jan Zalasiewicz (Manchester 1954). Alla mostra del PAC di Milano si aggiungono i contributi di Franco Farinelli (Ortona, 1948), Lorraine Daston (East Lansing, Michigan, 1951) e Irene Giardina (Catania, 1971) e una nuova installazione dei precedenti interventi.
ARMIN LINKE. L’apparenza di ciò che non si vede
a cura di Ilaria Bonacossa e Philipp Ziegler
16 Ottobre 2016 – 6 Gennaio 2017
PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro 14, Milano