Terruzzi: "Ferrari, non ti lasciar scappare Alonso"
Per il noto giornalista, la scuderia di Maranello deve fare il possibile per accontentare il pilota spagnolo, "l'unica cosa che funziona oggi in Ferrari"
Da Suzuka, domicilio del Gran premio del Giappone in calendario domenica prossima (diretta Sky ore 8, differita Rai ore 14), prendono il volo le ultime parole di Fernando Alonso, che punzecchiato dalla stampa ha fatto sapere che "tutto quello che farò sarà per il bene della Ferrari". Che suona un po' come le parole che in amore si usano per lasciare l'ex in punta di piedi, tra buffetti e attestati di stima. La Honda (vedi McLaren) chiama, Alonso risponderà o ha già risposto. Le domande, sempre le stesse: come andrà a finire? Il pilota spagnolo sarà al volante della monoposto di Maranello anche nel 2015? Parola a Giorgio Terruzzi, una delle voci più autorevoli del giornalismo applicato ai fatti e alle vicende della F1.
"Se fosse ancora possibile, credo sarebbe opportuno fare un appello a entrambe le parti perché decidano di proseguire insieme. Alonso è l'unica cosa che oggi funziona della Ferrari. Rendimento del pilota spagnolo negli anni a Maranello? Tra l'ottanta il 90%. Rendimento della Ferrari negli anni di Alonso? Tra il 40 e il 70%. Basterebbe questo a convincere i vertici del Cavallino a tenerselo stretto. Il vero problema è che in questo momento non si capisce bene chi decida cosa alla Ferrari. Ci sta che ci siano di mezzo anche dei soldi. Ci sta che Alonso ne abbia chiesto un ritocco verso l'alto del suo stipendio. Finora non ha potuto incassare il denaro che viene riconosciuto a chi vince il titolo mondiale. Se danno 4 milioni all'anno a un calciatore come Torres, che non fa la differenza da anni e fa parte di una rosa di 30 giocatori in una delle tante squadre d'Europa, non vedo perché in Ferrari non dovrebbero accontentare un pilota tra i migliori al mondo".
A quanto pare, oltre i soldi c'è di più.
"Alonso non è sicuro che rimanendo a Maranello possa vincere. Come è noto, le incertezze tecniche della Ferrari sono piuttosto rilevanti. In più, oggi lo spagnolo non ha un interlocutore fidato e affidabile. Con chi parla Alonso? Marchionne è appena arrivato in una dimensione che deve comprendere e Mattiacci non è un tecnico. Oggettivamente, è una situazione difficile. Soprattutto, se consideriamo che Alonso non può più sbagliare mossa. Arriva da quattro mondiali persi e ha 35 anni. Non è Vettel, che ha vinto tanto, è giovane e può aspettare qualche anno. Purtroppo, non credo potrebbe andargli benissimo nemmeno alla McLaren, perché da quello che sento pure la Honda non naviga in buone acque. In ogni modo, ognuno farà la sua scelta. Certo, da tifoso Ferrari mi dispiacerebbe e non poco perdere Alonso".
C'è chi giura di aver visto la bozza di contratto firmata da Vettel e chi invece è pronto a scommettere su Hamilton. Tra i due, chi si sposerebbe meglio con il nuovo corso targato Marchionne?
"Diciamolo chiaro: Hamilton sarebbe un pazzo a lasciare la Mercedes per la Ferrari. E' da un anno che sento che la scuderia tedesca punta su Rosberg e a Singapore abbiamo visto al sorpasso di Hamilton nella classifica mondiale. E poi, non penso che la Mercedes abbia intenzione a fare giochetti tra i suoi due piloti, perché punta a vincere il mondiale. Per carità, nella mia carriera ho visto di tutto e magari succederà anche che assisterò al passaggio del pilota britannico alla Ferrari, ma questo mi pare davvero troppo. Vettel? E' il candidato naturale. Domenicali aveva già aperto un canale preferenziale con lui e il pilota stesso aveva già fatto sapere che presto o tardi avrebbe preso in considerazione il trasferimento. Oggi, più che mai, avrebbe tutti gli interessi per cambiare squadra, perché più sta in compagnia di Ricciardo e più le sue azioni perdono valore".