Sanremo 2022, la ricetta non cambia. Più tradizione che novità
Ufficio Stampa Rai
Televisione

Sanremo 2022, la ricetta non cambia. Più tradizione che novità

Tra «vecchie glorie» e nomi nuovi, la formula è sempre la stessa: tradizione e qualche new entry. All'Ariston anche la star della fiction Blanca, Maria Chiara Giannetta, e Ornella Muti. Tra gli ospiti anche Laura Pausini. Dubbi su Fiorello

C’erano una volta i Festival baudiani, quelli dell’eterna contrapposizione bionda contro mora. Oggi che i tempi sono cambiati, e in mezzo ci sono stati i Sanremo di Fazio, Conti e Baglioni – che, seguendo la regola del “perché giocare di sottrazione quando si può moltiplicare?” hanno aperto il fronte dei conduttori ospiti per una notte –, Amadeus resta fedele alla sua formula: ogni sera al suo fianco un volto nuovo, per tentare l’effetto novità e movimentare i giochi. Per Sanremo 2022 ha deciso di replicare lo schema utilizzato per formare il cast del cantanti: una dose di volti iper pop, sommati a personaggi a trazione Rai1 e a una manciata di new entry effetto «ma chi?».

È la formula «maggioranza Ursula» declinata in chiave Festival, bellezza: mischiare più ingredienti possibili per pescare più pubblici possibili. Per non rendere la zuppa indigesta bisogna essere bravi a farlo e, numeri alla mano, Amadeus nei suoi primi due Sanremo ha dimostrato di cavarsela bene. Quest’anno poi il conduttore – che è anche direttore artistico - ha dovuto fronteggiare un altro imprevisto: un ulteriore taglio del budget (in calo rispetto ai circa 18 milioni dello scorso anno), cui si somma l’addio di Tim come sponsor unico («ma la raccolta pubblicitaria sta andando comunque bene», fanno sapere a Panorama.it dalla Rai, e ci sono altre new entry, tra cui Costa che ormeggerà a largo di Sanremo una nave su cui verrà ospitato un evento collaterale condotto da Orietta Berti, che sta vivendo una seconda giovinezza professionale). Ma chi saranno le cinque star al suo fianco? Per l’apertura, il martedì sera, arriva Ornella Muti, in quota «effetto nostalgia», non proprio un nome nuovo ma di sicurissima presa sul pubblico di Rai1. Il mercoledì tocca invece a Lorena Cesarini, in «quota young», attrice emergente scelta anche per strizzare l’occhio al pubblico delle piattaforme: chi ha visto la serie Suburra, si ricorderà di lei nei panni di fidanzata di Alessandra Borghi. Si ripete dunque lo schema di Matilda De Angelis, arrivata da quasi “sconosciuta” al grande pubblico e ripartita come rivelazione di Sanremo 2021. Il giovedì sera è la volta di Drusilla Foer, «quota polemiche» di questo anno: Drusilla è tecnicamente un’anziana soubrette, formalmente il personaggio più noto dell’attore fiorentino Gianluca Gori. È la prima conduttrice en travesti di Sanremo ma di scandaloso non c’è nulla, di provocatorio nemmeno, figuriamoci di avanguardistico: Paolo Poli – tanto per citare un gigante dello spettacolo italiano - andava in scena interpretando una signora del cabaret a Milleluci, nel ’74 con Mina e la Carrà, davanti a 23 milioni di spettatori. Ma la polemica, si sa, è uno degli architravi di Sanremo assieme all’Ariston, alla scalinata nella scenografia e alle diatribe sui cachet degli ospiti.


Il venerdì sera toccherà a Maria Chiara Giannetta, l’attrice promossa sul campo dopo il clamoroso boom di ascolti della serie Blanca: è la «quota rassicurante» della 72esima edizione e se saprà tirare fuori il suo lato inedito e sarcastico, rischia di trasformare Sanremo nella sua consacrazione verso la popolarità. Per il gran finale, Amadeus si gioca invece la carta Sabrina Ferilli, «quota nazional popolare», che torna al Festival molti anni dopo aver fatto da valletta a Baudo (il suo contraltare biondo era la top model Valeria Mazza): se all’epoca era poco più che un’esordiente, oggi sfodera un’ironia più matura (a tratti feroce) che la pone quanto di più lontano possibile dal cliché della valletta. Vecchio e nuovo, insomma, è l’eterna ricetta di Sanremo, dove quest’anno gareggiano gli eterni Morandi, Zanicchi e Ranieri al fianco di giovani sbanca-streaming come Blanco, Rkomi o Sangiovanni. Da due giorni intanto sono cominciate le prove all’Ariston, imbrigliate tra stretti protocolli anti Covid e primi casi (il cantante Aka 7even, lanciato da Amici, è rimasto a casa, per ora, causa positività). Nel caso un artista risultasse positivo durante la settimana del Festival, resterebbe in gara e verrebbe trasmesso la registrazione della sua prova generale, come accadde lo scorso anno a Irama (per questo il conduttore ha suggerito ai cantanti in gara di presentarsi vestiti bene e truccati anche in prova). Sul fronte show, restano di limare gli ultimi ospiti, con il grande dubbio Fiorello ancora da sciogliere: lui da mesi non parla con i giornali ed è sparito dai social ma c’è chi giura che potrebbe tornare al fianco di Amadeus almeno per la serata finale. Dopo la conferma di Checco Zalone, Cesare Cremonini e dei Mäneskin, il conduttore ha annunciato ieri l Tg1 l’arrivo di Laura Pausini, che all’Ariston si era vista anche nel 2016, nel 2018, nel 2020 e nel 2021 (fresca di Golden Globe come miglior canzone originale ai Golden Globes). Questa volta la sua ospitata potrebbe avere un altro significato: oltre a cantare il suo nuovo singolo, la Pausini potrebbe infatti annunciare di essere una delle co-conduttrici dell’Eurovision Song Contest 2022, previsto il prossimo maggio a Torino e trasmesso da Rai1. Al suo fianco, forse, Alessandro Cattelan, Mika e Tiziano Ferro. Ma per ora questa è solo fanta tv.

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