Sanremo 2021: la scenografia del Festival è una gigantesca astronave
Ufficio Stampa Rai
Televisione

Sanremo 2021: la scenografia del Festival è una gigantesca astronave

La prima immagine ufficiale della scena firma da Gaetano e Chiara Castelli. «È uno stargate immaginario verso un futuro migliore», spiegano i due architetti che hanno riempito il Teatro Ariston per sfruttare gli spazi e distanziare l'orchestra

È un'astronave immaginaria verso il futuro la scenografia di Sanremo 2021 disegnata Gaetano e Maria Chiara Castelli, che hanno stravolto l'Ariston trasformandolo in un involucro abbracciato dalla scena per riempirà i vuoti del teatro. A poco più di una settimana dalla partenza del 71esimo Festival, in onda dal 2 al 6 marzo, la Rai ha dunque ufficializzato la scenografia, che nell'ultimo mese era stata spoilerata (anche sui social) a più riprese. Ecco dunque come sarà il palco e come Amadeus e Fiorello potranno muoversi sfruttando ogni angolatura.

Sanremo 2021, la scenografia è una sorprendente astronave

Hanno lavorato di fantasia per sfruttare tutti gli spazi liberi e distanziare il più possibile l'orchestra Gaetano e Chiara Castelli, che anche quest'anno firmano la scenografia del Festival di Sanremo. «La lunghezza della scena è uguale a quella dello scorso anno, ma ora è avanzata molto l'orchestra e per questo abbiamo cercato di lavorare sulla prospettiva, con due punti di fuga centrali e con una scenografia che riducendosi progressivamente in ampiezza e in altezza crea un effetto prospettico importante, che dà profondità a tutto», spiegano i due architetti, che hanno dato un respiro ampio al Teatro Ariston - una sala tutt'altro che gigantesca che rischiava di sembrare ancora più vuota vista l'assenza del pubblico causa Covid - trasformandolo in «un'astronave e una sorta di stargate, verso un futuro migliore al quale aspirare».



I segreti della scena (anche esterna) di Gaetano e Chiara Castelli

A nove giorni dal via, mentre Amadeus e Fiorello continuano le prove, emergono i dettagli della scenografia. Per sopperire al senso di vuoto, sono state utilizzate anche le pareti laterali fino alla galleria, creando così una sorta di un involucro che con la sua forma di astronave aumenterà la profondità della scena: anche il soffitto diventerà un elemento scenografico con luci, schermi e materiali video-luminosi che sono parte integrate della scena, che verrà esaltata dalla regia dell'ottimo Stefano Vicario e dal direttore della fotografia Mario Catapano. A tutto questo si aggiunge anche una scenografia esterna: «Per la prima volta, siamo anche 'usciti' dall'Ariston in un nuovo spazio scenografico dove ci sarà una telecamera che, dall'alto, potrà varcare la soglia del teatro», spiegano i Castelli. Il risultato finale? Una sorpresa inaspettata.

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Francesco Canino