La casa di carta. La serie dei record che trasforma tutto ciò che tocca in oro
La casa de Papel (Netflix)
Televisione

La casa di carta. La serie dei record che trasforma tutto ciò che tocca in oro

Netflix è noto per la sua decisione di non rilasciare (quasi) mai i dati relativi alle sue serie e film. Parrot analytics ha però appena rilasciato una ricerca in merito alle abitudini degli oltre 200 milioni di utenti globali sulla piattaforma. Il re dello streaming - che solo lo scorso anno ha prodotto 350 titoli originali tra film e serie tv - incorona La casa di carta come il telefilm più amato dall'Italia, 22 volte più popolare rispetto alla media degli altri telefilm.

La casa di carta - di cui attualmente si sta girando la quinta e ultima stagione - è una serie spagnola, nata dalla penna di Álex Pina. Il telefilm segue le vicende di una banda di criminali guidata da un uomo chiamato «Il Professore» alle prese con il colpo del secolo: rapinare la Zecca di Spagna. Il piano prevede che il gruppo non prelevi il denaro già contenuto nelle cassaforti, ma ne stampi ex novo, durante la permanenza nella struttura.

Tutti i personaggi, tranne il Professore, hanno il nome di una città, a partire dalla narratrice Tokyo. Questo tipo di nome in codice è un omaggio al film Le iene di Quentin Tarantino, e non è certo l'unica ispirazione cult che troviamo lungo la serie. La Tokyo interpretata da Ursula Corbero ricorda con il suo look il personaggio di Mathilda nel film Leon diretto da Luc Besson.

L'elemento più iconico della serie resta però la maschera di Dalì, indossata dai rapinatori durante il colpo per non farsi riconoscere dalla polizia. In pochi sanno che il pittore non è stato però la prima scelta. L'ideatore della serie avrebbe infatti preferito utilizzare l'immagine di Don Chisciotte per sottolineare le personalità dei membri della banda: follia, genio e romanticismo.

Nonostante La casa di carta racconti di un colpo quasi impossibile da realizzare (e gli stessi fan hanno identificato alcune falle nel piano del Professore) in molti si chiedono se la serie sia basata su una storia vera. «La casa di carta è basato su una storia vera?» è infatti una delle ricerche più popolari su Google.

La risposta è no, la serie è completamente inventata. Anzi, lo sceneggiatore ha rivelato di scrivere quello che accadrà durante le riprese. Ci sono però una serie di storiche rapine che hanno fatto la storia e hanno ispirato il racconto di questa banda di “Robin Hood".

Nel 1990, a Boston sono stati rubate opere d'arte per il valore complessivo di 500 milioni di dollari all'interno dell'Isabella Stewart Gardner Museum. I due libri sono entrati nel museo vestiti da poliziotti, dichiarando allo staff di essere giunti sul posto dopo aver ricevuto una chiamata alla stazione. A oggi la refurtiva non è ancora stata trovata.

Ancora più impressionante, il furto avvenuto in Giappone nel 1968. Mentre un gruppo di guardie stava trasportando contanti (oltre 817.000 euro) sono stati fermati da un poliziotto che avrebbe affermato di essere stato avvisato della presenza di dinamite sul convoglio. Una volta fatte scendere le guardie, il poliziotto sarebbe salito sul mezzo per “ispezionarlo" facendo partire un fumogeno e creando abbastanza caos per afferrare i soldi e scappare.

Entrambi piani che potrebbero essere stati pensati dal famoso Professore e che sembrano aver ispirato persino il gruppo di ladri che solo qualche giorno fa hanno rapinato una banca di Milano, fuggendo poi attraverso le fognature. Proprio come la banda della serie televisiva.



Cinque teorie dei fan sulla quinta stagione

Le riprese della quinta e ultima stagione de La Casa di Carta, continuano tra selfie pubblicati dagli attori e foto rubate dal set. Nell’attesa i fan non si sono però scoraggiati e hanno iniziato a immaginare cosa potrebbe accadere. Ecco le cinque teorie più interessanti, scovate sul web.

Alicia è la moglie di Berlino (o sua cognata)

La quarta stagione ci ha mostrato una lunga serie di flashback dedicati al personaggio di Berlino e al suo matrimonio. Perché introdurre il personaggio di Tatiana per poi non parlarne mai più? Secondo alcuni fan della serie, il motivo è semplice: Tatiana è in qualche modo legata al personaggio di Alicia Sierra. La grande antagonista del Professore potrebbe essere la moglie di Berlino (dopotutto anche il suo compagno è morto recentemente) oppure potrebbe essere la sorella della giovane sposa, intenzionata a vendicarsi di Sergio per la morte del fratello.

Alicia entrerà a far parte della banda

Come Lisbona prima di lei, anche Alicia una volta incontrato il Professore deciderà di passare dalla parte dei ladri. Cosa ce lo fa pensare? Alcuni fan avrebbero notato che, nell’ultimo episodio della quarta stagione, la donna utilizza un iPhone. È noto che nessun cattivo possa essere visto sullo schermo utilizzando un prodotto Apple. La prossima volta che guardate un giallo, tenete d’occhio lo smartphone! I fan hanno persino ipotizzato un possibile nome per l’agente Sierra: Parigi.

Rio morirà nella quinta stagione

A dare credito a questa teoria è stato lo stesso Miguel Herran. Qualche settimana fa, l’attore avrebbe infatti pubblicato un suo scatto nella famosa tuta rossa con la didascalia: «Es mejor que morirse.. creo» (È meglio che morire… credo, ndr). I fan si sono subito allarmati, lasciando quasi 7.000 commenti sotto la foto del giovane Rio.

La banda fuggirà facendo “piovere” oro

Come tutti sanno, la banda ha deciso di intraprendere questa seconda missione soltanto per salvare Rio. E avendo già dimostrato il loro disinteresse per il denaro - distribuito per le strade di Madrid - molti fan credono che i lingotti d’oro trasformati in piccole pepite non saranno un bottino, ma il loro diversivo per uscire sani e salvi dalla Banca di Spagna. Immaginate il caos creato da una pioggia d’oro su Madrid?

Tokyo è l’unica superstite della banda

In molti si sono chiesti come mai la narrazione sia stata affidata a Tokyo. Altrettanti hanno notato che il suo racconto si svolge al passato remoto, non al presente. Nonostante il creatore della serie abbia detto di aver scelto Tokyo come «narratore inattendibile» per rendere la narrazione più dinamica (all’inizio si pensava di affidare il voiceover al Professore), i fan hanno ipotizzato che questa scelta sia un presagio di sventura e che la ragazza abbia - per qualunque ragione - deciso di raccontare la sua storia, o meglio dire tragedia.

Persol dedica una collezione al Professore

Avete mai sognato di vestire i panni del Professore? Grazie a Persol lo potete fare. In occasione del lancio della quarta stagione, l'azienda del gruppo Luxottica ha creato una capsule collection di occhiali da sole e da vista.

«Credi di avere le carte in regola per essere come El Profesor? Pensi di essere in grado di condividere la sua visione?» La nuova collezione è realizzata a mano in Italia e include una montatura da vista chiamata «El Profesor Original» - che riproduce le lenti che Sergio indossa lungo tutta la serie - e occhiali da sole chiamati «El Profesor Sergio», entrambi disponibili nelle opzioni tartaruga o nera.

È inoltre stata creata un'edizione limitata composta da 350 pezzi numerati di occhiali da sole, chiamata La Casa de Papel, con lenti placcate oro 24K. Tutti i modelli sono proposti in un packaging dedicato che ricorda un lingotto d'oro e che nasconde al suo interno la piantina della zecca.

«La casa di carta - Escape game» di Ms Edizioni

«Avete scelto di partecipare al colpo del secolo. Il vostro obiettivo: la Zecca Reale di Spagna. Il potenziale bottino: 2,4 miliardi di euro. Il Professore, cervello dell'operazione, vi guiderà attraverso le varie fasi del suo geniale piano. Seguite le sue istruzioni e non dovrete mai più lavorare per il resto della vostra vita».

È questa la premesse dell'Escape game edito da Ms Edizioni, in vendita dallo scorso settembre. «La casa di carta - Escape game» è un gioco di logica e indovinelli nel quale i partecipanti devono trovare "una via di fuga" interagendo con l'ambiente che li circonda. I giocatori - da tre a otto - vestiranno così i panni di uno dei protagonisti della serie (assegnati attraverso delle carte personaggio) e dovranno risolvere 14 enigmi partendo da una mappa della Zecca di Spagna e un breve briefing da parte del Professore.

Gli enigmi hanno diversi livelli di difficoltà non progressiva per rendere il gioco più appassionante e adatto anche ai più esperti. Una sezione suggerimenti (ne vengono forniti tre ad enigma) permetterà di aiutare anche i gruppi in maggiore difficoltà.

Il gioco non necessita di una connessione internet, così da poter essere utilizzato in qualsiasi momento, basta munirsi di carta e matita.

La capsule collection di Tezenis x «La casa de Papel»

Lo scorso ottobre Tezenis ha lanciato una capsule collection esclusiva dedicata alla serie spagnola. Una collezione giovane e divertente, ideale per l’autunno. Il mood avvincente e ambizioso de La casa de Papel si declina in un’ampia gamma di prodotti che vanno dall’intimo al nightwear, passando per la più classica (e versatile) tshirt.

L’anima pop e non convenzionale di Tezenis si trasferisce su capi pratici e versatili. L’iconica e inconfondibile maschera di Salvador Dalì prende forma su tshirt e pigiami, così come Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo - i nomi dei personaggi della serie cult Netflix - diventano le grafiche che animano la collezione. L’intimo femminile è basic e versatile e logato La Casa De Papel mentre quello maschile ha delle divertenti stampe all-over della maschera di Dalì.

La capsule collection è pensata per accompagnarvi durante le lunghe giornate di “binge watching” sul divano. Per non dover mai rinunciare al comfort e allo stile.

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Mariella Baroli