Taylor Hawkins: i cinque momenti indimenticabili del tributo di Los Angeles
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Taylor Hawkins: i cinque momenti indimenticabili del tributo di Los Angeles

Lo spettacolare concerto-evento al Kia Forum, in sei ore, ha riunito i Foo Fighters insieme agli eroi musicali del compianto batterista da poco scomparso

Dopo il primo show-evento del 3 settembre al Wembley Stadium di Londra, i Foo Fighters hanno celebrato anche ieri notte al Kia Forum di Los Angeles il loro compianto batterista Taylor Hawkins (morto a soli 50 anni, lo scorso 25 marzo, nell' hotel Casa Medina di Bogotà, in Colombia, a poche ore da concerto che avrebbe dovuto tenere con la band al Festival Esteréo Picnic), insieme ad alcuni dei grandi protagonisti del rock mondiale.

In oltre sei ore di concerto, iniziato sulle note delicate di Hallelujah eseguita da Violet Grohl (la figlia sedicenne del frontman dei Foo Fighters), sono stati davvero tanti i momenti memorabili, di cui ne abbiamo scelti i cinque più significativi. I Queen erano notoriamente una delle band preferite da Taylor Hawkins, così Brian May e Roger Taylor hanno regalato una performance straordinaria, nella quale hanno eseguito una dopo l'altra We Will Rock You con Justin Hawkins dei Darkness, I'm in Love With My Car con Roger Taylor alla voce e Rufus Taylor alla batteria, Under Pressure e Somebody to Love con P!nk che ha sostituito egregiamente all'ultimo minuto Luke Spiller degli Struts, risultato positivo al Covid.

Gran finale con una versione acustica da brividi di Love of My Life eseguita da Brian May su richiesta di Alison, la moglie di Taylor: la donna e i suoi tre figli sono saliti alla fine sul palco per abbracciare il chitarrista e ringraziare gli spettatori presenti per il loro affetto. Un altro momento memorabile è stata la reunion a sorpresa, sul palco del Kia Forum, dei Them Crooked Vultures, la superband formata da Dave Grohl dei Foo Fighters, John Paul Jones dei Led Zeppelin e Josh Homme dei QOTSA, che hanno eseguito l'evergreen di Elton John Goodbye Yellow Brick Road,Dead End Friends dei Them Crooked Vultures e Long Slow Goodbye dei Queens of the Stone Age. La loro performance è stata salutata da un boato e da un applauso lunghissimo del pubblico di Los Angeles.

Particolarmente significativa è stata anche l'esibizione di Alanis Morrisette, la prima a dare una grande opportunità a Taylor Hawkins, chiamandolo in tour come suo batterista prima dell'ingresso nei Foo Fighters. L'artista canadese ha eseguito un'adrenalinica versione del classico You Oughta Know, accompagnata dalla metronomica potenza di Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers alla batteria. Per gli amanti dell'hair metal anni Ottanta, è stata indimenticabile l'esibizione di Joe Elliott dei Def Leppard, che ha fatto scatenare il pubblico californiano con gli inni Rock of Ages e Photograph, nella quale è stato supportato da Miley Cyrus, sempre più a suo agio nei panni della rocker vintage. Infine, least but not the last, non possiamo non citare l'omaggio ai Black Sabbath da parte del bassista della band Geezer Butler con Sebastian Bach degli Skid Row, Lars Ulrich dei Metallica e i Foo Fighters al gran completo, che hanno suonato le cover delle leggendarie Supernaut e Paranoid, chiudendo l'esibizione con l'epica outro di Heaven & Hell. Non sappiamo dove si trovi oggi Taylor Hawkins, ma, ovunque sia, sicuramente avrà apprezzato il caloroso e spettacolo tributo che gli ha riservato la sua band e i suoi eroi musicali, tutti insieme sul palco per ricordare un grande batterista e un grande amico.

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Gabriele Antonucci