Polignano a Mare: i big della canzone omaggiano "Meraviglioso Modugno"
Melania Stricchiolo
Musica

Polignano a Mare: i big della canzone omaggiano "Meraviglioso Modugno"

Piero Pelù, Ornella Vanoni e Niccolò Fabi hanno reinterpretato "Mister Volare"

Una spettacolare luna piena ha illuminato ieri sera le stelle della canzone italiana che si sono ritrovate a Piazza Aldo Moro, nel cuore di Polignano a Mare, per rendere omaggio all'indimenticabile Domenico Modugno nell'evento "Meraviglioso Modugno".

La manifestazione, giunta al suo quinto anno, è organizzata da Puglia Sounds insieme al Comune di Polignano a Mare, che negli ultimi anni sta conoscendo un boom turistico grazie anche al successo del film d'esordio di Checco Zalone, Cado dalle nubi, oltre che per essere stato scelto come ambientazione di alcune puntate di Beautiful, girate tra le sue romantiche balconate sul mare.

Maria Cristina Zoppa e Gianmaurizio Foderaro, due voci note al pubblico radiofonico, hanno presentato con brio e professionalità la serata, a ingresso gratuito, che ha riempito in ogni ordine di posto il grande spazio di Piazza Aldo Moro.

Non capita tutti i giorni, in effetti, di poter ammirare nella stessa serata artisti del calibro di Ornella Vanoni, Piero Pelù, Niccolò Fabi, Nina Zilli, Diodato, Giovanni Caccamo e Chiara Taigi , tutti uniti nel ricordo del cantante italiano più amato nel mondo.  

Di grande impatto visivo la scenografia realizzata da Fabio della Ratta,  arricchita dalle opere d'arte di Peppino Campanella, che si è ispirato al cilindro e alla gardenia indossate dal solitario protagonista di Vecchio Frack, leggendaria canzone di cui ricorrono quest'anno i sessant'anni.

L'onere di aprire l'evento è stato affidato alla voce espressiva di Diodato, che ha offerto un' interpretazione originale ed elegante di Meraviglioso, canzone che ha conosciuto una seconda giovinezza grazie all'appassionata versione dei Negramaro.

Nina Zilli ha cantato con disinvoltura e con la giusta dose di teatralità il capolavoro Vecchio Frack, la sensuale Nuda, canzone che finì sotto la scure della censura Rai di allora per la sua audacia e definita dalla cantante piacentina "una poesia", per poi virare verso il soul contemporaneo del suo successo 50mila.

Giovanni Caccamo, grande protagonista dell'ultimo Festival di Sanremo con la vittoria nella categoria Giovani e con il testo scritto per Malika Ayane, ha proposto l'intensa Piove di Modugno e il suo successo Ritornerò da te.

Stefano Senardi, direttore artistico della serata-evento insieme a Maria Cristina Zoppa, ha introdotto la performance di Ornella Vanoni, che ha ricordato l'amico Mimmo come "un artista solare e mediterraneo, con una risata contagiosa. Mi chiamava formica per la mia vita stretta".

Inevitabile l'omaggio con Tu si’ ‘na cosa grande, il brano con il quale vinse nel 1964 il prestigioso Festival di Napoli proprio con Modugno, oltre che al compianto Lucio Dalla, di cui ha interpretato Caruso con inarrivabile eleganza e intensità, guadagnandosi una meritata standing ovation. La cantante milanese ha cantanto e fatto cantare, dimostrando una verve contagiosa, l'evergreen Nel blu dipinto di blu, accompagnata da un corista d'eccezione come Franco Migliacci, amico e storico paroliere di Modugno, cui è stato assegnato il Premio Città di Polignano.

" Nel blu dipinto di blu è nata per caso in un periodo difficile, ispirandomi a un quadro di Chagall -ha sottolineato Migliacci- Ho capito subito che aveva la forza della grande canzone popolare. Quando Mimmo ha letto le prime tre righe del testo, mi ha detto: 'Con questa andiamo a Sanremo e vinciamo'. E' andata proprio così".

Il grande paroliere ha ricevuto il premio dalle mani del primo cittadino di Polignano a Mare Domenico Vitto, che si è detto "onorato di essere il sindaco della città che ha dato i natali a Modugno. Per questo sono lieto di annunciarvi la nascita del Centro sperimentale per la musica d'autore, nel ricordo di uno dei suoi più illustri interpreti".

Niccolò Fabi, accompagnato dallo Gnu Quartet, ha dato nuovi colori a Cosa sono le nuvole, nel quarantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini che ne ha scritto il testo, dichiarandosi "onorato di interpretare una canzone che ha unito due eccellenze italiane". Fabi ha mostrato nelle sue Una buona idea e Costruire perchè è considerato uno dei migliori cantautori della seconda leva della scuola romana, nata nella fucina de Il Locale.

Il soprano Chiara Taigi, che si è detta innamorata fin da piccola di Modugno, ha mostrato tutta la sua notevole estensione vocale in Resta cu’ mme e Reginella, classico del repertorio napoletano molto caro al papà di Modugno, lanciando anche un appello contro la minaccia delle trivellazioni petrolifere che incombe sulla Puglia: "Vorrei che questa bellissima terra resti così, senza trivelle".

Il Premio SIAE è stato consegnato, seppure a distanza, alla vedova Modugno, Franca Gandolfi, «meravigliosa donna, artista, moglie e, soprattutto, compagna imprescindibile nel successo di Domenico Modugno». Il riconoscimento è stato ritirato dal presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE Franco Micalizzi, indimenticabile autore delle colonne sonore dei "poliziotteschi" degli anni Settanta, amatissimo da Quentin Tarantino.

Un autentico boato ha accompagnato l'ingresso di Piero Pelù, che ha dedicato Amara terra mia "a tutti i ragazzi di Polignano che se ne sono andati via in cerca di lavoro".

Intervistato da Gianmaurizio Foderaro, il cantante dei Litfiba non ha risparmiato una stoccatina a Renzi: "Mimmo cantava negli anni della grande DC, oggi, invece, c'è Renzi. La tragedia dell'immigrazione è ancora attuale, spero che la pianta del razzismo venga tenuta a bada da chi soffia sul fuoco del malcontento".

Pelù ha regalato una scarica d'adrenalina con le sue  Dea musica e Sto rock, pur se accompagnato solo dalle tastiere, con il pubblico che teneva il tempo battendo le mani.

La quinta edizione di Meraviglioso Modugno si è chiusa poco dopo la mezzanotte con le gustose e personali reinterpretazioni di Addio…addio, Se Dio vorrà e Vecchio frack da parte di Diodato, che conferma ancora una volta di saper maneggiare i classici con rispetto, ma senza alcun timore reverenziale.

Tanti applausi per una serata che, oltre alle canzoni di "Mister Volare", ha mostrato interessanti filmati tratti dai documentari Caro Modugno di Rudi Assuntino e Mimmo, Mimino e Mimì di Gianni Torres, oltre agli interventi dell’attore Vito Facciolla.

Appuntamento alla prossima estate, per la sesta edizione di Meraviglioso Modugno.

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Gabriele Antonucci