L'album del giorno: Pearl Jam, Gigaton
Danny Clinch
Musica

L'album del giorno: Pearl Jam, Gigaton

Dodici grandi canzoni per la rock band più a fuoco del nostro tempo: uno lampo di luce nel buio

Uno spiraglio di luce in questi mesi bui e spaventosi. Il nuovo album dei Pearl Jam arriva a sei anni dal precedente ed è una sana ventata di rock che fa bene alle orecchie e all'anima. La prima considerazione da fare è che i Pearl Jam sono una delle poche band veramente a fuoco del nostro tempo. Lo dimostra con evidenza la pura potenza del pezzo che apre il disco: Who ever said. Non meno efficace e pungente la successiva Superblood Wolfmoon.

Il primo vero capolavoro di Gigaton arriva con la terza traccia, Dance of the Clairovoyants, introdotta da un'irresistibile ritmica funk. Un gioiello. Sia quando suonano più simili a se stessi, sia quando si discostano dal loro sound d'origine, i Pearl Jam attingono sapientemente e a piene mani dalla migliore storia del rock. In questo disco ci sono gli Who, il grunge, i Led Zeppelin, Neil Young, tracce di PInk Floyd ed echi dei Talking Heads. Ma soprattutto ci sono loro, una delle poche rock band contemporanee in grado di realizzare un album senza riempitivi di maniera. E, allora, è bello immergersi nell'energia punk di Take the long way o nelle delicate atmosfere rarefatte di Alright.


Pearl Jam - Dance Of The Clairvoyants (Mach I)www.youtube.com


Comes and goes, splendida ballad, profuma di Stati Uniti, di highways e di orizzonti a perdita d'occhio. Eddie Vedder è un vocalist che ancora volta dimostra di fare la differenza. Non per virtuosismo vocale, ma per quella personalità che gli consente di fare sua qualunque suggestione musicale. Anche per questo è bello perdersi nelle dodici tracce di questo album che si chiude nel migliore dei modi con River Cross,introdotta da un suono d'organo d'altri tempi che ci consola in questi tempi. In attesa di tempi migliori...



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Gianni Poglio