Deep Purple - Turning to crime
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I Deep Purple in Turning to crime vincono la sfida delle cover

Da Bob Dylan ai Cream passando per i Love e gli Yardbirds: senza dubbio uno degli album più divertenti del 2021

Dopo aver conquistato le classifiche mondiali con l'ultima trilogia di album in studio, i Deep Purple regalano ai fan un tributo alla musica che ha contribuito alla loro formazione musicale. Un intero disco di cover suonate e arrangiate con lo stile inconfondibile del gruppo. E non avrebbe potuto essere altrimenti vista la nota versatilità dei musicisti della band.

L'apertura del disco è affidata al funambolico remake di 7 and 7 is un gran pezzo ripescato dalla discografia dei Love, composto da Arthur Lee alla fine degli anni 60. Nel segno del boogie rock più divertente e trascinante Rockin' Pneumonia and The Boogie Woogie Flu, una chicca dal repertorio del pianista R&B americano Huey "Piano" Smith.

Oh well dei Fleetwood Mac si trasforma in un gioiello hard rock blues, con la voce di Ian Gillan in evidenza. Alla vitale scena underground dei 60's appartiene invece Jenny take a ride!, uno dei pezzi più noti di un ensemble garage rock chiamato The Detroit Wheels.

Non meno intrigante la rilettura di Watchin' The River flow, un singolo del 1971 di Bob Dylan prodotto da Leon Russell. Atmosfere da blues club anche in Dixie Chicken, una canzone tratta dall'omonimo album dei Little Feat, storica band americana attiva negli Anni Settanta. In questo viaggio nella musica della golden age del rock brilla anche il remake di Shapes of Things degli Yardbirds.

La vetta di Turning to crime? Sicuramente White Room dei Cream, dal doppio classic album Wheels Of Fire pubblicato nel 1968. E poi, ancora, la versione da big band orchestra di Let the good times roll, la ciliegina sulla torta di un album che ha il pregio di divertire perché suonato con il piglio e l'energia di chi ha ancora una gran voglia di "giocare" con la musica.

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Gianni Poglio