GEMINI è il futuro dell'R&B coreana
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GEMINI è il futuro dell'R&B coreana

Alcuni lo hanno definito il futuro dell'R&B. Con più di 350.000 ascoltatori mensili solo su Spotify, GEMINI si sta sicuramente facendo un nome nell’industria musicale. L'artista, che ha debuttato nel 2020, ha già all'attivo una collaborazione con Jay Park, e il suo ultimo album - Inside Out - contiene una canzone con Seori e una con Camo e Woodz.

GEMINI racconta a Panorama il suo processo creativo e i suoi sogni per il futuro, prima di intraprendere il suo primo tour europeo (e perché no, un concerto in Italia).

Complimenti per il tuo nuovo lavoro. Puoi dirci di più?

MIA è una canzone che potrebbe suonare sexy ma anche malinconica L'album (Inside Out, ndr) è un lavoro della mia immaginazione, piuttosto che una serie di storie autobiografiche.

MIA significa qualcuno che si è perso. Ma, artisticamente parlando, non lo sei affatto. Come l'hai scelta come brano di pre-release?

Ho ascoltato MIA tutto il tempo, perché era la mia traccia preferita. Sia io che GroovyRoom, il produttore, abbiamo pensato che questa traccia dovesse essere un singolo. Penso che la ragione fosse perché MIA assomiglia allo stile musicale che perseguivo meglio.

Ti sei mai sentito perso?

Mi capita sempre. Quando lavoro sulla musica, o ho dei burn-out, mi sento perso anche quando sono accanto a qualcun altro.

Nella tua canzone ci sono sia i CAMO che i WOODZ. Com'è stato il processo creativo e perché li hai scelti?

È andato tutto liscio. Entrambi erano disponibili a partecipare alla canzone dopo averla ascoltata. Li ho scelti perché ho pensato che sarebbero stati perfetti per l'atmosfera della canzone.

E poi c'è UFO ft. Seori. Questa è la vostra title track e ogni volta che la ascolto sento che posso rilassarmi. Qual era l’idea dietro la canzone?

Il tema è UFO, proprio come il titolo. L'UFO significa amore a prima vista.

Sei una stella nascente nel mondo della k-R&N e hai già lavorato con nientemeno che Jay Park. Cosa hai imparato da lui?

Ho imparato molto sull'essere professionali. All'epoca ero un novellino, e ho imparato molto da lui su come un artista professionista pensa e agisce.

Cosa ti aspetti dalla tua musica?

Voglio essere sempre il meglio - nella mia musica e nel mio essere artista.

Se potessi riassumere la tua musica in una parola, quale sarebbe?

Freddezza.

Hai avuto molte collaborazioni incredibili; con quale artista vorresti lavorare la prossima volta?

Voglio collaborare con Baek Ye-rin. Tra gli artisti stranieri, vorrei lavorare con Bren Joy, la cui musica mi piace.

Presto sarai in tour in Europa. Ti piacerebbe visitare anche l'Italia se ci fosse l'opportunità?

Sì, non sono sicuro che ci siano molti fan in Italia, ma mi piacerebbe comunicare con i fan italiani ed esibirmi davanti a loro!

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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