franco battiato
(Ansa)
Musica

Addio a Franco Battiato, filosofo pop

Malato da tempo, è morto a 76 anni nella sua residenza siciliana di Milo. Un artista rivoluzionario e controcorrente, autore di brani indimenticabili come La Cura e Centro di gravità permanente

Il mondo della musica piange oggi la scomparsa di Franco Battiato, morto a 76 anni nella sua villa di Milo, alle pendici dell'Etna, dove si era rifugiato da alcuni anni. Da tempo malato di Alzheimer, Battiato era assente dalle scene musicali dal 2017, quando un incidente domestico lo costrinse ad interrompere il suo ultimo tour.

Nato il 23 marzo 1945 a Riposto, allora Ionia, in provincia di Catania, Franco Battiato, da sempre grande cultore della parola al servizio della musica, non ha mai smesso di evolversi musicalmente in quasi cinquant'anni di carriera, muovendosi con sapienza tra pop, canzone d'autore, musica classica e contemporanea. In lui sono sempre convissute due anime, una elettronica e una introspettiva, nella quale emergevano compiutamente le sue passioni per il misticismo sufi, la teoretica filosofica, la meditazione orientale e la spiritualità. Dopo il furore sperimentale degli anni Settanta e le collaborazioni con il violinista Giusto Pio, Battiato trova negli anni Ottanta, a partire dall'album La voce del padrone del 1981, un perfetto equilibrio tra accessibilità e raffinatezza in gioielli electropop di grandissimo successo come Centro di gravità permanente, Bandiera Bianca e Cuccurucucù (titolo ispirato a un celebre brano di Caetano Veloso).

Negli anni Novanta le riflessioni intellettuali del cantautore di Jonia, frutto delle sue lunghe conversazioni con l'amico-filosofo Manlio Sgalambro, si sono sposate con naturalezza alle tendenze della musica elettronica, coniugando in modo assolutamente originale pop e avanguardia. Il primo album firmato a quattro mani dalla coppia Battiato-Sgalambro è stato L'ombrello e la macchina da cucire, pubblicato nel 1995. I due hanno poi lavorato insieme a L'imboscata, Gommalacca, Ferro battuto, Dieci stratagemmi, Il vuoto, Inneres auge, Apriti sesamo, oltre ai tre volumi della serie Fleurs. È merito del filosofo il magnifico testo de La cura, da molti considerata la migliore canzone di Battiato, ormai un classico della musica italiana.
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Gabriele Antonucci