3 piatti del cinema per un menù speciale
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3 piatti del cinema per un menù speciale

La Rubrica - Chef in Camicia

Esattamente il 31 agosto ha avuto inizio l’appuntamento fisso più atteso dagli amanti della cinematografia: il Festival del Cinema di Venezia, in cui centinaia di celebrità sfilano sul red carpet, e decine di nuovi titoli gareggiano per vincere premi ambitissimi.

In questo contesto, che ruolo gioca il cibo nel mondo del cinema?

Certamente sappiamo che, sul grande schermo, rappresenta un elemento importante tanto a livello scenico quanto in termini di evoluzione della trama (“Harry ti presento Sally” docet).

Di questo aspetto ne parleremo sicuramente sui nostri canali social, ma ciò che ci interessa oggi è scoprire quali sono quei piatti che hanno fatto la storia del cinema e che sono talmente tanto interessanti da essere riproposti per un menù spettacolare.

Quindi, biglietto già pagato, mettetevi comodi e scaldate le padelle: iniziamo!

Il Diavolo veste…mais!

Indossare vestiti costosi come la bella Andy va bene, ma volete mettere provare l'ebbrezza di assaggiare la zuppa di mais della temibile Meryl Streep in “Il Diavolo Veste Prada”?

In una pentola, con un po’ di olio extravergine di oliva, fate soffriggere sedano e porro tagliati finemente, poi aggiungete latte e farina a pioggia. Mescolate bene, per evitare che si formino i soliti fastidiosi grumi, e alla fine aggiungete i chicchi di mais freschi, frullate tutto. Sale, pepe nero e crostini di pane croccante e inizia la cena con un contorno o antipasto che vi farà sentire la regina di ghiacchio della moda newyorkese.

Jjapaguri: un nome, un programma

Uno dei film più significativi e controversi degli ultimi anni è Parasite, vero trionfo coreano agli Oscar.

E proprio tra disparità socioculturali e traumi generazionali che veniamo a conoscenza di una ricetta un po’ particolare: Jjapaguri!
Chi vuole provare a replicare questi noodles istantanei saporitissimi per un menù speciale, ecco qui la ricetta completa di Lello Panello!

Bastardi Senza Gloria, ma almeno con lo strudel

Chi non ha amato almeno una volta un film di Quentin Tarantino mente sapendo di mentire e, nonostante il famoso regista sia amante del fast food, in “Bastardi Senza Gloria” racconta la trama attraverso un dessert semplicissimo, metafora delle relazioni umane.

No, non stiamo parlando delle patatine fritte, del cheeseburger o di un milkshake, ma di uno dei dolci più antichi della gastronomia europea: lo strudel di mele, rigorosamente con la panna. Ecco come prepararlo e chiudere il sipario della cena come un vero spettacolo.

Con queste tre ricette sarete i registi culinari preferiti di tutti i vostri ospiti, ma se volete arricchire il menù con altre idee speciali, allora non resta che lasciarsi ispirare da “Cucinema”, la rubrica di Chef in Camicia che vi insegna a preparare le migliori ricette del grande schermo.

info: chefincamicia.com

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Federico Pizzileo