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Leggere fa bene al corpo, alla mente e alle relazioni sociali

Una serie di studi scientifici ha evidenziato i benefici della lettura sul corpo, sulla mente, nelle relazioni e anche nella crescita dei figli

Diceva Ralph Waldo Emerson, celebre filosofo e scrittore americano dell'800, che "se incontriamo un uomo dal raro intelletto, dovremmo prima chiedergli che cosa legge".
Del resto si sa, i lettori hanno una marcia in più sia dal punto di vista mentale che fisico. Lo confermano anche diverse analisi e ricerche scientifiche, che da anni si concentrano sullo studio dei benefici di un buon libro sulla salute e sulla capacità di instaurare relazioni positive con le altre persone.

Lettura e benessere fisico
Una chiara e intuitiva infografica, realizzata dal blog The Metamorphosis Journal sulla base di una serie di fonti (elencate al termine del lavoro direttamente sul loro sito), spiega gli effetti positivi della lettura sul benessere fisico. Bastano solo 6 minuti con gli occhi su un romanzo e il nostro battito cardiaco inizia a rallentare, i muscoli si rilassano e lo stress si riduce del 60%, nettamente di più rispetto a quando ascoltiamo la musica, beviamo un tè, facciamo una camminata e giochiamo ai videogiochi.

Una mente più aperta ed elastica
Il secondo capitolo dell'infografica si concentra sui benefici di un buon libro sul cervello e sulla mente. Leggere espande il nostro vocabolario e ci dona una maggiore capacità di espressione, migliora la memoria e la facoltà di analizzare situazioni e informazioni, aumenta le abilità comunicative e ci rende più concentrati. I lettori hanno una mente più potente e aperta, e sono in grado di interpretare molti aspetti della vita quotidiana senza aver bisogno di troppi indizi o approfondimenti.

I romanzi sviluppano l'empatia
Gli amanti dei romanzi sono più sensibili e interpretano meglio le situazioni e gli stati d'animo altrui. Questa parte dell'infografica è tra l'altro avvalorata da un'altra recente analisi condotta da Keith Oatley, scrittore e psicologo dell'Università di Toronto. Secondo il professore canadese, c'è uno stretto legame tra la finzione narrativa e l'empatia, competenza sociale che appare più sviluppata nei lettori. Come dimostrazione è stato effettuato il test del Mind of the eyes, in cui partecipanti hanno dovuto indovinare le emozioni di 36 persone attraverso le sole fotografie dei loro occhi: i risultati migliori sono stati raggiunti da coloro che, in precedenza, hanno letto i testi narrativi assegnati dai ricercatori.

Libri e bambini
La lettura, inoltre, sembra essere utile anche nella crescita dei bambini, aiutandoli ad approcciarsi con più facilità al mondo che li circonda. I più piccoli, nelle loro letture, imparano i significati di relazione matura, valori personali, identità culturale e preferenze estetiche. Infine, per i genitori, leggere le storie ai propri figli permette di consolidare il rapporto, fornendo ai piccoli abilità vocali di base e trasmettendo loro disciplina ed entusiasmo verso le nuove esperienze.

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Andrea Bressa