Le reti degli altri

Quello del 1974 fu un mondiale caratterizzato, in fin dei conti, da una totale e rassicurante normalità. Prima di tutto, dopo i traumatici avvenimenti dell’Olimpiade di Monaco, non successe nulla di strano e la Repubblica Federale di Germania potè rassicurare …Leggi tutto

"Questi tedeschi non possono mai batterci": "Der Spiegel", 26/1974 (da www.spiegel.de)

Quello del 1974 fu un mondiale caratterizzato, in fin dei conti, da una totale e rassicurante normalità. Prima di tutto, dopo i traumatici avvenimenti dell’Olimpiade di Monaco, non successe nulla di strano e la Repubblica Federale di Germania potè rassicurare il mondo di essere finalmente tornata una nazione come tutte le altre, un Paese di cui ci si poteva fidare; in secondo luogo, vinsero i tedeschi, al solito solidi, e soprattutto persero gli olandesi, troppo tutto per essere anche veri.

Ma quel mondiale vide anche una prima assoluta: l’incontro, nella prima fase a gruppi (la formula, complicatissima, aveva abolito quarti e semifinali in favore di un doppio girone all’italiana), fra Germania Ovest e Germania Est. La partita, giocata il 22 giugno del 1974, vide la vittoria dei tedesco-orientali per 1-0, con gol di Jürgen Sparwasser del Magdeburgo. Ma la cosa particolare non è tanto il risultato: quella partita fu dominata dalla Germania Est, che era una buona squadra, e d’altronde in tutto quel mondiale la Germania Ovest – pur imbottita di talenti – andò avanti più per tenacia e scorza dura che per meriti di gioco. Il risultato stupì il mondo, forse, e in molti – per una comprensibile Schadenfreude; così imparano a inventare le parole e i concetti – gioirono della sconfitta dei bianchi; ma quello che fece impazzire la Germania Federale fu il dover prendere atto che esistevano anche altri tedeschi, e tedeschi altri, e che in qualche occasione bisognava anche abbassare la testa davanti a loro.

Poi le cose ricominciarono a funzionare secondo consuetudine: la Germania Est fu eliminata da Olanda e Brasile, quella dell’Ovest vinse il proprio gironcino e poi la finale contro i capelloni olandesi. I tedesco-occidentali riaffermarono così non solo la propria superiorità sul mondo, ma soprattutto quella sulla Germania, di cui si sentivano a buon diritto gli unici rappresentanti legittimi.

E tuttavia, quel 22 giugno ad Amburgo quegli altri tedeschi dimostrarono di esserci.

 

(grazie a D. per la madeleine)

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Tommaso Giancarli

Nato nel 1980, originario di Arcevia, nelle Marche, ho studiato Scienze  Politiche e Storia dell'Europa a Roma. Mi sono occupato di Adriatico e  Balcani nell'età moderna. Storia e scrittura costituiscono le mie  passioni e le mie costanti: sono autore di "Storie al margine. Il XVII  secolo tra l'Adriatico e i Balcani" (Roma, 2009). Attualmente sono di  passaggio in Romagna.

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