Jovanotti: i 5 motivi per cui "L'estate addosso" è il brano dell’estate
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Jovanotti: i 5 motivi per cui "L'estate addosso" è il brano dell’estate

La canzone è da due mesi il brano più trasmesso dalle radio italiane

L'album "Lorenzo 2015 cc" è già quadruplo disco di platino

Superato il giro di boa del Ferragosto, si iniziano a tracciare i primi bilanci su quello che è stato il tormentone dell’ estate. D’altra parte si chiamano tormentoni proprio perché talvolta provocano sofferenze al limite della patologia, specie quando vengono ascoltati per la cinquantesima volta nell’arco di una giornata. Anche se la classifica Fimi/Gfk dell’ultima settimana vede trionfare Roma-Bangkok di Baby K e Giusy Ferreri, seguita da El Perdon di Nicky Jam e  Enrique Iglesias, Maria Salvador di J-Ax e Il Cile, El mismo sol di Alvaro Soler e Lean on di Major Lazer, per noi la canzone più rappresentativa dell’estate 2015 resta L’estate addosso di Jovanotti. Non solo perché è il brano più trasmesso dalle radio negli ultimi due mesi, secondo le rivelazioni di EarOne, ma per i 5 motivi che vi illustreremo di seguito. [Cliccare su Avanti]

1) La musica

Terzo singolo estratto da Lorenzo 2015 CC, dopo Sabato e Gli immortali, L’estate addosso è un contagioso elettropop, fresco e accattivante, prodotto da Michele Canova, il Re Mida del pop italiano, che coniuga sapientemente strumenti classici a ritmica EDM(Electronic Dance Music). E’ qui evidente il richiamo ai brani più pop di Battiato, non a caso citato nel verso “cuccurucu paloma”.Un brano perfetto sia per l’airplay radiofonico che per le piste da ballo.

2) Il testo

La canzone è stata scritta a quattro mani da Lorenzo con Vasco Brondi, in arte Le luci della centrale elettrica, uno degli autori più apprezzati del panorama indie italiano.  “Ho pensato a Vasco -ha sottolineato Lorenzo- che stimo molto, e l'ho immaginato in un ambito pop, lui era un po’ impaurito all’idea di lavorare ad una canzone adatta alle radio, una di quelle da cantare con il braccio fuori dal finestrino, invece quella era proprio la condizione che cercavo”. Jovanotti ha descritto L'estate addosso come “una musica adatta agli slanci, al sorriso ma anche a quella malinconia che hanno sempre le canzoni estive che amo di più".

3) Il video

Il brano è stato scritto da Jovanotti per il prossimo film di Gabriele Muccino, le cui riprese sono state da poco ultimate e che uscirà nelle sale cinematografiche  all’inizio del 2016 per Indiana Production. Il regista romano, ormai di casa ad Hollywood, ha diretto anche il videoclip de L’estate addosso, in perfetto stile vacanziero, tra spiagge, falò e corse in moto. «Mi piace lavorare con Gabriele –ha raccontato Lorenzo- è un grande regista, crea un bellissimo clima sul set e poi siamo amici, e lavorare con un amico di così grande talento è un piacere doppio. Mi ha anche permesso di mettere il vestito da Elvis che avevo nel cassetto da un po’ e aspettava la canzone giusta, e il regista giusto».

4) Il tour

Chi ha assistito allo spettacolare  tour di Lorenzo negli stadi 2015 (circa 500.000 spettatori) ha potuto constatare di persona l’entusiasmo che genera dal vivo L’estate addosso, in grado di trasformare ogni stadio in una grande discoteca a cielo aperto. Un entusiasmo che non è sfuggito allo stesso Jovanotti:  “Mi arriva uno spostamento d'aria dal prato dello stadio, come il vento che si sente alla fermata di certe metropolitane quando sta arrivando il treno, un'onda d'urto, una bellissima onda d'urto e poi succede il delirio”. Dopo il successo del tour estivo, Lorenzo è pronto a stupire di nuovo i suoi affezionati fan nel prossimo tour nei palazzetti che partirà il 19 novembre da Rimini e proseguirà fino a metà gennaio, passando per Milano, Torino, Bologna e Roma, anche se altri concerti potrebbero essere annunciati a breve.

5) L'album "Lorenzo 2015 cc"

L’estate addosso è uno dei brani di maggiore appeal radiofonico di Lorenzo 2015 cc, un disco-monstre di ben 30 brani, già certificato quadruplo platino, che rappresenta il vertice dell’eclettismo di Jovanotti. Due cd, con il secondo caratterizzato da sonorità più sperimentali, che riuniscono sotto l’alveo del pop le influenze musicali più disparate, dal funky alla dance, dalla world music al pop-rock. Un cloud, come l’ha definito lo stesso Jovanotti, all’interno del quale ciascuno può stilare la sua personale playlist, a seconda dei gusti e del mood del momento.

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Gabriele Antonucci