Dropbox, come utilizzarlo al meglio
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Dropbox, come utilizzarlo al meglio

La Top 5 dei suggerimenti per usare il servizio cloud fino in fondo: dalla sincronizzazione alla sicurezza

Negli ultimi mesi l’utilizzo di piattaforme cloud è cresciuto notevolmente. Grazie a nuovi e rampanti smartphone e tablet, oltre che a tariffe più vantaggiose, non è più così strano conservare sulla nuvola documenti importanti, progetti ma anche foto, video e file musicali. Tra le piattaforme che più di altre hanno contribuito a diffondere l’utilizzo del cloud c’è di sicuro Dropbox, un robusto strumento di sincronizzazione file che ha già raggiunto e sorpassato i 100 milioni di utenti e che nel novembre del 2011 Apple aveva cercato di acquisire.

Uno dei vantaggi principali di Dropbox è la semplicità di utilizzo; è sufficiente impostare qualche settaggio e cominciare a caricare file, sia da computer che in mobilità. Ma la cosa più bella è che se si scava in fondo si troveranno alcune funzioni che rendono Dropbox ancora più interessante.

Ottenere più spazio

Dal momento dell'iscrizione Dropbox offre 2 Gb di spazio libero ma ad ogni amico che si iscrive, invitato da noi, si ricevono altri 500 Mb. Per il solo fatto di seguire l’account ufficiale su Twitter si ricevono 125 Mb. Ma non è tutto: seguendo il forum ufficiale si può incappare in qualche concorso dove viene regalato spazio di archiviazione oppure partecipare come tester a versioni beta per applicazioni, con un riconoscimento in Gb.

Sincronizzare conviene

Uno dei motivi per aprirsi un account su Dropbox è che non volete riempire troppo il vostro iPhone, oppure è già pieno. Bene con un semplice account di base è possibile sincronizzare fino a tre diverse librerie iTunes sulla nuvola. Questo vuol dire che si possono avere playlist, canzoni e suonerie sempre disponibili ovunque ci si trovi. Quello di cui si ha bisogno è spostare la libreria in una cartella di Dropbox e lasciare che iTunes punti alla nuova destinazione. Per farlo si deve tenere premuto il tasto Maiuscolo quando si lancia il software su Windows o il tast Alt/Opt su un Mac. Una volta che la libreria viene caricata del tutto, si può installarla anche su altri computer. Per evitare conflitti di sincronizzazione però, tenete aperto un iTunes alla volta.

Recuperare è possibile

Dropbox mantiene i file cancellati per 30 giorni dopo l’azione di ogni utente. Un metodo per permettere all’utilizzatore “sbadato” di poter recuperare file importanti che ha eliminato per sbaglio. Per ripristinarli basterà visitare Dropbox dal computer e fare click su “Mostra file eliminati”, con il pulsante destro si può scegliere l’opzione “Ripristina” per portare qualsiasi cartella o file nella sua destinazione originale.

Verifica in due passaggi

La cosiddetta “two-step verification” permette di aumentare la sicurezza del proprio account, soprattutto quando si accede alle cartelle da un nuovo computer o dispositivo. È una procedura introdotta recentemente da Twitter e ancora prima da Google, per proteggere i clienti di Gmail. La verifica in due passaggi può essere attivata nella scheda Protezione della pagina Impostazioni di Dropbox e, una volta abilitata, permette di accedere alla piattaforma attraverso un codice temporaneo inviato al cellulare e alla password personale. Dalla scheda di sicurezza è inoltre possibile vedere i computer e le applicazioni attualmente collegate all’account Dropbox.

Condividere grandi file

Dropbox ha successo perché invoglia le persone ad iscriversi. Questo succede perché fin da subito la piattaforma ha permesso anche ai non iscritti di accedere a link dei file prodotti dagli utenti. È possibile condividere qualsiasi tipo di file o cartella grazie alla funzione “Condividi link, funzione alla quale si accede cliccando con il tasto destro su un contenuto. Questo tipo di collegamento consente un accesso in “sola lettura”  e il download del file. Se invece si vuole permettere la modifica dei contenuti anche ad altre persone allora bisogna utilizzare la funzione di cartella condivisa, con il pulsante Condividi presente sul sito.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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