Infinity Cube: il fidget spinner ha il suo erede (ed è cubico)
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Infinity Cube: il fidget spinner ha il suo erede (ed è cubico)

Il nuovo fidget toy (per i più grandi) è un cubo di metallo da girare e scomporre a piacere. Ecco come funziona e quanto costa

Non solo fidget spinner. Il mondo dei giovani e meno giovani è a quanto pare alla ricerca continua di antistress: oggetti non necessariamente utili, possibilmente tascabili, ma soprattutto (ben) disposti ad essere toccati, maneggiati, stropicciati in continuazione.

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È proprio partendo da questi presupposti che un’azienda americana - la Bastion LLC - ha deciso di lanciare il suo personalissimo passatempo anti-nevrosi. Si chiama Infinity Cube e lo si potrebbe definire come la versione snodata, e semplificata, del cubo di Rubik.


Un cubo tutto da rigirare
Quello che in molti hanno già ribattezzato il fidget spinner per gli adulti è in buona sostanza un cubo in alluminio composto a sua volta da un reticolo di 8 piccoli cubi di metallo di 2 centimetri per lato. La particolarità dell'Infinity Cube sta nel suo sistema di snodi, che consente al cubo di essere sviluppato e riarrangiato su tutti i lati.

A differenza del suo più illustre predecessore creato dallo scultore ungherese Ernő Rubik, Infinity Cube non ha uno scopo ben preciso. Le 48 facce dei cubi più piccoli non sono colorate né devono essere posizionate in modo particolare. Tutto sta all’istinto del padrone che può scomporre e ricomporre il cubo a piacere (anche con una sola mano).

Un antistress da 65 dollari
A differenza del fidget spinner, un oggetto che può essere prodotto da chiunque essendo basato su un brevetto scaduto, Infinity Cube è un prodotto coperto da copyright. Chi volesse acquistarlo dovrà quindi ordinarlo direttamente dalla società, che per il momento lo sta promuovendo tramite Kickstarter, forse la più celebre fra le piattaforme di crowdfunding.

I preordini partono da 65 dollari, ma quando la raccolta fondi sarà terminata - spiega la società - le cifre potrebbero salire fino a 100 dollari. Un cartellino forse un po’ eccessivo, soprattutto se rapportato al prezzo degli spinner, ma che la società giustifica in due modi: la presenza di un brevetto, appunto, e la qualità dei materiali, perlopiù alluminio anodizzato lavorato con macchine a controllo nuimerico.

Flop annunciato o l’ennesimo fidget toy di successo? Lo scopriremo a breve; per il momento basti sapere che la raccolta fondi per il lancio e lo sviluppo del prodotto ha già toccato i 35.000 dollari, un risultato che va ben oltre i 5.000 dollari fissati dalla società come traguardo.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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