Gruppo Cremonini all'attacco sulle autostrade con la catena Chef Express
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Gruppo Cremonini all'attacco sulle autostrade con la catena Chef Express

La società ha partecipato a 60 gare per altrettante aree di ristoro e ne ha conquistato un terzo. Intanto il fatturato sale a 511 milioni di euro

Avete presente quegli insopportabili percorsi obbligati, quei serpentoni di scaffali carichi di vasi di vetro pieni di pasta dalle fogge strane, sacchetti di juta con il riso superfino, quei grappoli di salamelle e capocolli, quelle piramidi di formaggi impacchettati su piatti di porcellana e insomma quegli strani ibridi tra il supermercato e il negozio di souvenir che sono i market nelle aree di servizio autostradali? Be’, potete tirare un bel sospiro di sollievo: hanno fatto il loro tempo.

“Nelle nostre nuove aree di servizio il percorso obbligato non c’è più”, dice Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express, la società del gruppo Cremonini che si occupa appunto di “ristorazione in concessione” e dunque gestisce bar e ristoranti su autostrade, aeroporti, ospedali, stazioni e anche sui treni di alcuni paesi stranieri. “Sì, abbiamo creato questo modo nuovo di proporre lo shopping all’interno delle nostre aree di servizio senza più infliggere ai clienti la solita gimkana tra le esposizioni, proponendo un layout multipercorso dove è il cliente a decidere dove andare, con molte e diverse categorie di prodotti rispetto a quelli standard, con un merchandising molto originale e, crediamo, attrattivo, e con partnership finora mai presenti in autostrade: a cominciare dai prodotti di Campagna Amica”.

Già: la “costola” della Coldiretti che da qualche anno s’incarica della promozione dei prodotti italiani Igp e Dop “a chilometro zero”, distribuendoli negli snodi più efficaci, si è “sposata” con Chef Express e offrirà agli automobilisti di passaggio oltre 150 “referenze” diverse, firmate Fdai (acronimo che significa: Firmato dagli Agricoltori Italiani): vino, birra, prodotti da forno, panificati, pasta/riso, cereali/farine, legumi, formaggi, sughi e salse, spezie, fino alle confetture dolci e salate…

“Nel primo semestre 2016 sono andate in scadenza di concessione quasi 90 bar-ristoranti-market in altrettante aree di servizio”, racconta Biasoni, “noi abbiamo partecipato a 60 gare e ne abbiamo vinte circa il 30%. Una nostra caratteristica è che il format, Chef Store appunto, è scalabile: per dirla semplicie, è ugualmente bello sia nelle aree piccole che nei ponti autostradali. Ad oggi abbiamo sei Chef Sstore già attivi e ne apriremo altri 15 nei prossimi 12 mesi”.
Ad oggi Chef Express impiega mediamente 2250 dipendenti, compreso il personale di rete: “Con le nuove acquisizione incrementiamo di circa il 50% il nostro fatturato autostradale.  Il personale dei gestori uscenti, da cui rileviamo le concessioni, lo formiamo nella nostra Chef Academy, la scuola di formazione che abbiamo di recente inaugurato nel nostro quartier generale di Castelvetro di Modena, in collaborazione con l’Università di Parma e con numerosi grandi chef…”.

Ad oggi, Chef Express gestisce 43 aree di ristoro. Nel 2015 ha realizzato ricavi totali consolidati per 511,3 milioni di euro, di cui l’82% derivante proprio dalle attività in concessione. Chef Express è leader in Italia nel mercato dei buffet di stazione, con 144 punti vendita in 48 scali ferroviari, ed è presente anche nel settore della ristorazione aeroportuale, con 68 punti vendita in 9 aeroporti italiani. Nel mercato della ristorazione a bordo treno Chef Express è leader in Europa con oltre 320 treni serviti quotidianamente in 7 Paesi Europei. Infine nella ristorazione commerciale controlla la catena di ristoranti di carne a marchio Roadhouse Restaurant, che oggi conta 80 locali  in Italia.  Il Gruppo Cremonini, che controlla al 100% Chef Express, conta oltre 9.700 dipendenti, e un fatturato complessivo 2015 di 3,37 miliardi di euro, di cui il 35% realizzato all'estero.

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Sergio Luciano