Google e la privacy: ecco gli interventi che vuole l'Unione europea
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Google e la privacy: ecco gli interventi che vuole l'Unione europea

I Garanti Ue accusano Big G di non tutelare la riservatezza in modo adeguato. Bocciano le regole appena introdotte dalla società di Larry Page e dettano i provvedimenti che deve adottare

Google non tutela la privacy degli utenti europei. Le nuove regole introdotte da Big G non sono adeguate.

Questo, in sintesi, affermano i Garanti Ue che hanno chiesto a Google di farsi parte attiva nella tutela della privacy e di rendere conforme alla Direttiva sulla protezione dei dati personali le nuove regole, operative dallo scorso marzo. La nuova ''privacy policy'', adottata unilateralmente da Google, consente alla società di incrociare in via generalizzata i dati degli utenti che utilizzano qualsiasi servizio (da Gmail a YouTube a Google Maps solo per fare qualche esempio).

La lettera inviata a Google, sottoscritta dai Presidenti di tutte le Autorità per la protezione dei dati personali dell'Ue, Italia inclusa, conferma - si legge in una nota - ''le forti preoccupazioni espresse nei mesi scorsi sui possibili rischi per la privacy degli utenti europei derivanti dall'attivita' di combinazione dei dati''.

In merito alla lettera inviata dai Garanti Ue, Peter Fleischer, Global privacy counsel di Google, ha dichiarato:

"Abbiamo ricevuto il rapporto e lo stiamo esaminando in queste ore. Le nostre nuove regole sulla privacy dimostrano il nostro impegno costante nel proteggere le informazioni dei nostri utenti e nel creare prodotti utili. Siamo fiduciosi che le nostra informativa sulla privacy rispetti la legge europea".

Sono numerosi i profili di criticità emersi dagli accertamenti , condotti anche con la collaborazione di Google, e ''permangono - come scrivono i Garanti Ue - alcune aree grigie''. Google - si legge nella nota - usa i dati degli utenti raccogliendoli in maniera massiva e su larghissima scala, in alcuni casi senza il loro consenso, conservandoli a tempo indeterminato, non informando adeguatamente gli utenti su quali dati personali vengono usati e per quali scopi, e non consentendo quindi di capire quali informazioni siano trattate specificamente per il servizio di cui si sta usufruendo''.

Le Autorità raccomandano a Google di ''adottare rapidamente una serie di garanzie a tutela della privacy degli utenti''.

Google dovrebbe, in particolare,
- inserire informative privacy all'interno dei singoli prodotti, anche mediante dispositivi informatici;
- fornire informazioni accurate riguardo ai dati più a rischio, come quelli sulla localizzazione e quelli sui pagamenti on line;
- adattare le informative alle tecnologie mobili'.
- chiarire agli utenti, inoltre, le finalità e le modalità di combinazione dei dati tratti dai vari servizi forniti e mettere quindi a punto strumenti per consentire agli utenti un più stretto controllo sui propri dati personali'. A tale scopo, i Garanti raccomandano alla società di adottare meccanismi semplificati di ''opt out'' (opposizione al trattamento dei loro dati), sia che l'utente sia iscritto o meno ad un servizio, e di ottenere il consenso espresso degli utenti all'incrocio dei dati.
(Ansa)

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