Gli italiani riscoprono il piacere dell'outdoor grazie a Freedome
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Gli italiani riscoprono il piacere dell'outdoor grazie a Freedome

Il marketplace ideato dagli italiani Michele Mezzanzanica e Manuel Siclari offre oltre 500 attività selezionate tra più di 200 operatori professionali in 15 regioni del Bel Paese

Freedome nasce nell’estate del 2019 da un’idea di Michele Mezzanzanica e Manuel Siclari. L’obiettivo è sicuramente ambizioso: aggregare e rendere facilmente fruibili le migliori attività per diventare il punto di riferimento nel settore delle esperienze outdoor. Il mercato delle attività outdoor in Italia include infatti 245 discipline e coinvolge ogni anno quasi 40 milioni di persone, tra italiani e stranieri, che praticano almeno una volta queste attività, generando un giro d’affari di oltre un miliardo di euro.

Il settore delle esperienze outdoor, nonostante l’elevato potenziale di crescita, risulta però caratterizzato da molte inefficienze, dovute alla frammentazione dell’offerta e a un basso livello di digitalizzazione da parte degli operatori, che rendono complesso il processo di ricerca e prenotazione delle attività. Freedome risolve queste inefficienze selezionando e aggregando le attività migliori offerte dagli operatori più professionali, facilitando il confronto e accompagnando gli utenti durante tutto il processo, dalla ricerca delle attività alla gestione di transazioni, cancellazioni e rimborsi garantendo la sicurezza delle operazioni. Oggi l’azienda è presente in 15 regioni italiane e offre oltre 500 attività selezionate tra più di 200 operatori professionali. Abbiamo chiesto a uno dei fondatori, Manuel Siclari, di raccontarci il suo progetto.

Come è nato Freedome?

«Il progetto nasce da un’esigenza personale, mia e dell’altro fondatore. Entrambi eravamo alla ricerca di attività all’aria aperta sul territorio italiano. Purtroppo quello dell’outdoor è un mercato molto frammentato ed è difficile ottenere informazioni affidabili. Ecco allora che nasce l’idea di creare un marketplace dove gli operatori del territorio possono pubblicare le loro offerte e dove il cliente può trovare quello che più gli interessa con facilità».

Freedome ha chiuso il suo primo mese post lockdown con un +180%. A che cosa attribuite queste nuovo interesse nelle attività all’aria aperta?

«Ci sono due fattori principali. Il primo è l’avvicinarsi delle persone all’acquisto online. Nei mesi trascorsi in casa tantissimi cittadini hanno iniziato a fare compere attraverso gli e-commerce e oggi si sentono sicuri nello spendere i loro soldi sul web. Il secondo fattore dipende da una nuova consapevolezza dei cittadini che, dopo due mesi di lockdown, danno una nuova importanza al loro tempo libero e sicuramente sentono il bisogno di stare all’aria aperta, per quanto possibile».

Chi visita il vostro marketplace?

«Un’analisi svolta negli ultimi mesi ha evidenziato che le donne sono le più avventurose. Abbiamo infatti registrato un 56,2% di visite da parte di utenti di sesso femminile, rispetto al 43,8% degli uomini, soprattutto nella fascia 25-34 anni (oltre il 30%). Segue la fascia 35-44 anni (oltre il 20%) e infine troviamo - in una sostanziale parità (15% ca) - le fasce 18-24 e 45-54 anni».

Quali sono le attività che suscitano il maggiore interesse?

«Sul podio troviamo i suggestivi voli in mongolfiera - perfetti per una sorpresa romantica; - e l’adrenalina del canyoning, che permette ai più avventurosi di scoprire il Bel Paese con tuffi vertiginosi e scivoli naturali. Ci sono poi le calate con la corda tra acque purissime e rocce secolari e, ancora, per i più impavidi, la sensazione del volo libero in parapendio. Tra le altre attività più amate troviamo anche le escursioni in barca, il rafting, il volo ultraleggero, l’equitazione, il volo in deltaplano e in elicottero e i corsi di survival».

Nel mese di maggio e giugno avete dato vita all’iniziativa #Realheroes. Ci puoi raccontare di più?

«Tra il 25 maggio e il 25 giugno abbiamo chiesto ai nostri partner di donare un voucher per un’attività a coloro che sono stati in prima linea durante l’emergenza sanitaria. Parliamo di medici, infermieri e operatori socio-sanitari che hanno prestato servizio in Italia presso strutture ospedaliere o RSA in reparti coinvolti nella gestione dell’emergenza Covid-19. Nonostante quello dell’outdoor sia uno dei settori più colpiti dall’emergenza, in tantissimi hanno scelto di aderire alla nostra iniziativa, e siamo riusciti a distribuire ben 1.000 voucher, alcuni dei quali sono già stati utilizzati. Per noi #Realheroes è stata una conferma che l’Italia vuole ripartire, senza dimenticare quello che è successo e con la dovuta gratitudine per chi ha fatto molto per noi».

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Mariella Baroli