Fedez e J-Ax contro Salvini ed Expo: quando il rap fa politica
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Fedez e J-Ax contro Salvini ed Expo: quando il rap fa politica

Polemiche a non finire, accuse e un fiume di commenti sui social. Ecco come il rap è entrato nell'agenda politica italiana

Fedez, J-Ax, Salvini ed Expo. Un quartetto atipico che nelle ultime ore sta però tenendo banco sulle pagine politiche. E poco importa se i primi due protagonisti dell'elenco sono rapper e non ministri, tra social e piazze gremite la presa sulla gente aumenta costantemente. Tutto è iniziato con la parole di Fedez e J-Ax a sostegno dei manifestanti (pacifisti, è bene sottlinearlo) che hanno presto parte alle proteste milanesi contro Expo. Opinioni che hanno scatenato le reazioni di politici e giornalisti, da Matteo Salvini a Filippo Facci passando per Nicola Porro. I rapper sono stati accusati di istigazione alla violenza, come se le loro parole fossero rivolte ai sostenitori dei black bloc piuttosto che ai manifestanti scesi in piazza pacificamente a Milano. La replica di Fedez è arrivata via social: 

Quello che sta avvenendo nei confronti miei e di J-Ax è scandaloso. Far passare il ragionamento che chi esprime dissenso verso l'azione governativa è AUTOMATICAMENTE a favore dei Black Bloc non è solo stupido e repressivo ma anche disonesto e chi finge di non capirlo è in malafede. Non ci presteremo a essere i capri espiatori dei vostri fallimenti, se questo è il modo per metterci un bavaglio sappiate che non funziona.

Anche J-Ax non è rimasto a guardare e nell'ultima puntata di Piazzapulita su La7 è andato in onda il suo sfogo mentre in studioun altro rapper, Frankie Hi-Nrg, prendeva le difese dei due colleghi. L'ex articolo 31 ci è andato pesante prendendo le difese del collega: 

Fedez è finito vittima della macchina del fango non per aver espresso un pensiero di sinistra o di destra, ma per aver formulato un semplice appello etico. Fedez ha detto che l'Expo puzza di infiltrazioni mafiose e che chiunque abbia deciso di lavorare per Expo dovrebbe quindi fare una riflessione etica». Non solo, J-Ax rincara la dose: «Mi sembra che tutti abbiano visto in questi anni cos'è successo, ma giornalisti e politici sono più preoccupati per una vetrina di una multinazionale che verrà ripulita in dieci minuti che per tutto lo sporco che c'è nelle nostre città. Lo sporco che c'è a Milano viene dai corrotti, dai mafiosi e dai criminali... non dai pennarelli

Sui social anche una forte frecciata a Matteo Salvini, protagonista di un post su Facebook che si può leggere interamente qui

Il crimine peggiore dei rom? La carriera di Salvini.

Interviene anche Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che ci va pesante con entrambi i rapper: 

Sono due prodotti della globalizzazione che contestano, uno è famoso grazie a Facebook, Twitter e Windows, l'altro è uno che ha fatto i milioni come giudice di un programma della multinazionale Sky

Fedez risponde nuovamente su Twitter: 

Qualcuno spieghi a Sallusti che io non ho mai attaccato le multinazionali ma solo l'indecente gestione di Expo. Servo di Murdoch!

Ad alimentare le tensioni anche l'intervento del Coisp, sindacato di polizia, con un tweet contro Fedez: 

Senti da che pulpito! Di "invertito" c'è solo qualcosaltro 

La risposta del giudice di X-Factor: 

Specifichi, sarei io l'invertito? Siete lo stesso sindacato di polizia che ha difeso gli assassini di Aldrovandi giusto?

Tra editoriali, pareri e commenti l'argomento tiene banco e non accenna ad esaurirsi. Chi sarà il primo a farsi da parte?

Fedez, J-Ax, Salvini ed Expo: i tweet della polemica

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Matteo Politanò