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Tecnologia

Facebook Messenger su iPhone e Android: così cambia la chat social

Un aggiornamento dell’app porta nuove funzioni e possibilità di interazione con amici, aziende e bot. Ecco in che modo

Che Zuckerberg avesse in testa di trasformare Facebook Messenger in qualcosa di più di una semplice app di messaggistica è diventato chiaro solo con il tempo. Anzi, quando il giovane imprenditore ci aveva obbligati a scaricare un’applicazione a sé per continuare a dialogare con i contatti social, abbiamo un po’ tutti storto il naso. Il motivo è adesso sotto i nostri occhi: solo con un software a parte era possibile costruire una piattaforma come quella odierna, che si appresta a mutare, inglobando tante nuove funzioni. Che poi siano utili o meno, sarà il tempo a dirlo.

Prospettiva più ampia

Grazie ad un aggiornamento rilasciato globalmente ieri, e che verrà assorbito dai singoli paesi nelle prossime ore, il team del servizio ha apportato delle modifiche alla schermata iniziale di Messenger, introducendo alcune grafiche aggiuntive. Si tratta della lista degli amici online, dei preferiti (da aggiungere dunque come sulla rubrica del telefono), degli avvisi sui compleanni e i messaggi in attesa di risposta. Tutto ciò sarà presente all’interno del tab in basso a sinistra Home, più articolato e ampio del presente, dove ci sono solo i contatti disponibili.

Dove arriveremo

Sembra un semplice update grafico, ma non è così. Il motivo? Qualche giorno fa, Facebook aveva annunciato l’integrazione degli sms all’interno di Messenger per la versione Android. In questo modo chiunque riceve o invia un messaggino di testo può visualizzarlo nella chat 2.0, che diventa un vero contenitore, in grado di restituire alle persone un ecosistema che valica la mera presenza sul social network. Dove andremo a finire? Probabilmente alla gestione delle email, sia quelle personali che con dominio personalizzato @facebook.com, gli appuntamenti presi dagli altri calendari e agende e magari la cronologia di internet. Insomma Facebook ha in mente di diventare il nostro centro di connessione personale, la prima app da aprire al mattino e l’ultima che si controlla prima di andare a dormire.

L’incipit di tutto questo arriva da un paio di fallimenti, i famosi smartphone che avrebbero dovuto restituire un’esperienza premium (gli HTC ChaCha, HTC Salsa e HTC First) e l’app Facebook Home, una sorta di sostituto della schermata di blocco e di inizio su Android.

Utenti robotici

Uno degli ambiti di intervento più interessanti di Messenger riguarda i bot. Tecnicamente si tratta di utenti automatici che rispondono alle richieste delle persone accedendo ad un database e attraverso l’apprendimento sociale consentito dalla tecnologia di machine learning. Ovvero, più queste macchine parlano con esseri umani, più imparano a gestire le loro domande. Su Messenger le pagine di brand e aziende potranno sfruttare i bot per fornire assistenza continuata su servizi e prodotti. Ma il fenomeno bot potrebbe allargarsi a macchia d’olio a tutto il mondo del web. “Le chat diventeranno i nuovi browser e i bot i nuovi siti web – aveva detto lo scorso marzo Ted Livingston, fondatore di Kik, un’azienda che ha messo in piedi un negozio di bot, utile per comprare assistenti specifici – è l’inizio di una nuova era di internet”. E Zuckerberg vuole esserne parte integrante.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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