Facebook: le 10 foto da non pubblicare
cristianek #Flickr
Tecnologia

Facebook: le 10 foto da non pubblicare

Dalla temperatura sul cruscotto dell’auto alle istantanee del cibo ecco una rassegna degli scatti più banali presenti sul social network

Per quale motivo la gente pubblica le proprie foto su Facebook? Per raccontare un momento? Una storia? Un pezzo di vita? Sì, certo, ma non solo. Non dimentichiamoci che la competizione sociale è forte anche nel mondo digitale. E che dietro uno scatto c’è spesso il tentativo di emergere dalla massa.

Il problema, in questi casi, è soltanto uno: la capacità di saper distinguere ciò che è originale dalla banalità. Esempi? Ve ne potrei citare almeno un centinaio, ma per ragioni di sintesi vi mostrerò solo le 10 foto più noiose che periodicamente intasano la mia bacheca.

1. FA FREDDO… TE LO DICE PURE IL CRUSCOTTO DELL’AUTO
Televisioni, smartphone, tablet, fra poco anche frullatori: viviamo in un’era nella quale ogni oggetto connesso in Rete racchiude un’applicazione Meteo. L’ultima cosa che ci serve è un amico che ci ricordi quanto sia rigida la temperatura là fuori. Magari mostrandoci l’ennesimo fermo-immagine del suo cruscotto auto. Un consiglio: se avete freddo mettetevi sciarpa e cappello. Che a tirar fuori il cellulare per cogliere la testimonianza di un termometro digitale si sprecano solo energie.

Facebook-cruscotto-auto_emb8.jpg

2. PIATTO RICCO MI CI FICCO
Mio nonno, un uomo che ha passato più di cinquant’anni della propria vita a coltivare arance nei campi nell’entroterra siciliano, mi diceva sempre: "Non parlare del cibo, mangia!" Figuriamoci cosa avrebbe detto se avesse visto quanto e quale culto sarebbe stato dedicato a sua maestà la gastronomia dalle genti del ventunesimo secolo. Ora capisco che se al giorno d’oggi non sai impiattare i pomodori allo zenzero come fa Cracco non sei nessuno, ma ricordati sempre che stai parlando di buon mangiare e di buon bere.

Facebook-pomodori_emb8.jpg

3.PIEDI, PIEDI, PIEDI!
Qualcuno dev’essersi convinto che i piedi sono in qualche modo evocativi. Che un piede nudo, ad esempio, sia sinonimo di libertà, che un’infradito ci porti lontano verso luoghi esotici, che perfino un All Star nasconda – sotto sotto - un significato recondito. La verità che un piede è solo un piede, e che i significati che si nascondono sotto le calzature – specie se sono di gomma – non sono quasi mai gradevoli.

Facebook-piedi_emb8.jpg

4. FOTO DA CANI (E DA GATTI)
L’amore per gli animali è una cosa che fa onore al genere umano. Ma postare su Facebook una collezione di 200 foto scattate al tuo Yorkshire non farà di te un buon fotografo, e forse nemmeno un buon padrone. Ah, se solo potesse parlare…

Facebook-Yorkshire_emb8.jpg

5. NON SIETE (E NON SARETE MAI) GLI ANGELI DI CHARLIE
Donne. Ai miei occhi siete tutte bellissime. Tranne quando cercate di mettervi addosso degli abiti che non sono i vostri. Ma se proprio dovete farlo, cercate almeno di evitare di infilarvi negli scomodi panni di Sabrina, Jill e Kelly, i tre angeli del famoso telefilm degli anni Settanta Charlie's Angels. Ci hanno già pensato almeno altre 100mila fan della serie a celebrare la posa che ha fatto di Farrah Fawcett e compagne un’icona moderna.

Facebook-Charlies-Angels_emb8.jpg

6. CHI POSTA BIRRA NON CAMPA CENT’ANNI
Ne ho anche per voi, cari maschietti. Se pensate che la foto che vi ritrae al pub tenendo in mano una pinta della vostra doppio malto preferita faccia di voi un vero uomo che non deve chiedere mai siete fuori strada. Siete solamente uno dei tre miliardi di consumatori di birra che vivono sul pianeta. Che poi si sa: quando si brinda si guarda negli occhi la persona che si ha davanti, mica una fotocamera.

Facebook-birra_emb8.jpg

7. CONCERTO (IN)DIMENTICABILE
I telefonini di ultima generazione fanno miracoli. Ma pretendere che sappiano pure immortalare il frontman del vostro gruppo preferito mentre brandisce il microfono a oltre 100 metri di distanza è francamente eccessivo. Ciò che otterrete, al massimo, è un’istantanea sfocata di un palco popolato da soggetti non ben identificati. Insomma, se siete a un concerto godetevi la performance dei vostri beniamini e lasciate che siano altri ad occuparsi del reportage fotografico della serata.

Facebook-concerto_emb8.jpg

8. PROVOCANTE COME UN FAGIANO
E insomma, lo abbiamo capito. Facebook ti aiuta a rimorchiare. Ma quell’espressione ammiccante non farà di te il nuovo Brad Pitt o la nuova Angelina Jolie. Il rischio – nella migliore delle ipotesi – è che qualcuno ti affibbi l’etichetta di "sfigato/a". Se proprio non ti riesce di essere sexy in modo naturale meglio puntare sull’ironia. Che a prendersi troppo sul serio si ottiene quasi sempre l’effetto contrario.

Facebook-duck_emb8.jpg

9. CHIAMATE TELEFONO AZZURRO
Premetto: adoro le foto dei bambini. Sono fra i pochi soggetti che riescono a essere davvero spontanei davanti a un obiettivo. Ma pubblicare un intero reportage del tuo piccolo alle prese con le prime pappe è qualcosa che fa venire qualche rigurgito, non solo a lui. Poche ma buone, please.

Facebook-pappa_emb8.jpg

10. IL TRAMONTO DELL’ORIGINALITA’
C’è solo una cosa più noiosa della foto di un tramonto pubblicata su Facebook. La foto di un tramonto con annesso commento “Mi piacerebbe foste tutti qui a godervi questo spettacolo”. Poi non chiederti perché mai nessuno vuole venire in vacanza con te.

Facebook-tramonto_emb8.jpg
 

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More