donne-parità-salari
PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Economia

Workaholic: cosa significa e come non diventarlo

Porta il lavoro a casa, non stacca neppure in pausa pranzo: ecco l'identikit dello stakanovista dei giorni oggi e un vademecum per non diventarlo

Più attuale di sgobbone e senz’altro più di moda di stacanovista, quest’ultimo di staliniana memoria, il workaholic è la versione contemporanea e se volete 2.0 di chi mostra un esagerato attaccamento al lavoro. "Il maniaco del lavoro" - definizione in salsa psicologica data dal Sansoni a questo termine di origine anglosassone diventato di uso comune nella Milano da bere del nuovo millennio - è l'impiegato sempre reperibile, che porta il lavoro a casa, che non stacca neppure in pausa pranzo. Gli vengono pure i sensi di colpa, quando non lavora. E pur di lavorare, complici quei maledetti device (portatili, tablet e smartphone) arriva a trascurare salute, famiglia e amici per lui, il lavoro. Ecco, se state per entrare nel mondo del lavoro, gli esperti di Hays Response, la divisione del gruppo Hays dedicata alla selezione di profili più junior, ha individuato alcuni semplici consigli per uscire (anzi per non entrarvi mai) dal tunnel del workaholism.

Pianificare il tempo

I workaholic tendono a considerare qualsiasi attività lavorativa come urgente e si impegnano per fare tutto e subito. Per questo motivo è fondamentale stabilire delle priorità sul lavoro: la pianificazione aiuterà la produttività nel rispetto degli orari di lavoro, contrastando così la cattiva abitudine di portarsi il lavoro a casa. Un esempio concreto? Le mail: non è necessario rispondere subito a tutte le mail in "posta in arrivo", ma è più produttivo rispettare delle priorità.

Spegnere lo smartphone per qualche ora

Per staccare dal lavoro conviene smettere di controllare mail e messaggi sullo smartphone almeno un paio d’ore prima di andare a dormire. Così come non giova al mattino controllare come prima cosa la posta elettronica: è sbagliato, dicono gli esperti, perché ci catapulta subito nel lavoro, facendo riaffiorare immediatamente lo stress.

Dedicarsi agli altri

Un altro consiglio per smettere di lavorare troppo? Dedicare più tempo ai propri amici e familiari. Condividere momenti piacevoli con i propri cari aiuta a rilassarsi e a recuperare al meglio le energie. Altri toccasana? Telefonare o fare visita a un amico, passare una serata fuori, organizzare un weekend con le persone che ci sono più vicine.

Più tempo per se stessi

Per cercare di contrastare la dipendenza da lavoro, non bisogna perdere di vista i propri interessi e le proprie passioni. Ritagliare del tempo da dedicare a sé stessi, non è una scelta egoistica: aiuterà a sentirsi meglio e conseguentemente anche ad essere più produttivi sul luogo di lavoro.

Una bella vacanza senza tablet e cellulare

Dedicare parte del proprio tempo libero all’organizzazione di un viaggio o un fine settimana all’insegna della disintossicazione digitale può essere d'aiuto per staccare la spina dall'attività lavorativa: quindi, niente mail dell'ufficio sullo smartphone o sul tablet e cellulare aziendale, tutti rigorosamenti spenti.

I più letti

avatar-icon

Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

Read More