Whole Foods Market
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Economia

Perché Amazon acquista i supermercati del biologico Whole Foods Market

Il gigante dell’online si prepara a rivoluzionare il modo in cui facciamo la spesa

Con un assegno da 13,7 miliardi di dollari e un prezzo da 42 dollari per azione, Amazon compra la catena americana di supermercati biologici Whole Foods Market. L’accordo, come sottolinea Bloomberg, ha le potenzialità per rivoluzionare il modo in cui facciamo la spesa, sia sul fronte delle vendite tradizionali sia dell’online. 

Cosa cambierà per i consumatori

Amazon moltiplica in modo esponenziale la sua potenza di fuoco nella grande distribuzione organizzata. Un settore in cui, finora, era presente con il marchio Amazon Fresh per la consegna di prodotti freschi a domicilio che, in base ai dati dell’istituto di ricerca GlobalData, catalizza meno dello 0,5% della spesa negli Stati Uniti. L’acquisizione, dunque, dà ad Amazon la possibilità di ampliare la presenza sul territorio: numerosi dei 460 punti vendita catena Whole Foods Market, infatti, sono posizionati in aree centrali del paese, zona meno presidiata dai centri di distribuzione del gigante di Seattle che, dunque, potrà contare su una presenza più diffusa da cui spedire in modo efficace.

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Viceversa, una maggiore capillarità permetterà a un maggior numero di clienti di acquistare online e ritirare in negozio i propri acquisti. Al conto, inoltre, va aggiunto anche il fatto che Whole Foods Market non si limita semplicemente a vendere prodotti biologici, ma si pone all’inizio della filiera in un rapporto diretto con i produttori di frutta e verdura. Il che significa che anche chi fa shopping online potrà avere accesso a decine di migliaia di prodotti biologici e non Ogm, a tutto vantaggio di Amazon Fresh.

Intelligenza artificiale per il retail

Dopo aver rivoluzionato la vendita di libri e gli acquisti online, è facilmente immaginabile che Jeff Bezos si prepari ad applicare al retail anni di esperienza e milioni di dati raccolti su come le persone perfezionano i propri acquisti. Per capire in che direzione potrebbe evolvere il business della grande distribuzione, bisogna fare un passo indietro allo scorso dicembre, quando Amazon ha inaugurato Amazon Go. Il negozio di Seattle, aperto in via sperimentale ai dipendenti dell’azienda, è stato disegnato - ricorda Business Insider - per permettere ai clienti di fare shopping senza passare dalla cassa. Un sistema di geo-localizzazione unito a una tecnologia di intelligenza artificiale, infatti, traccia i prodotti tolti dallo scaffale e messi nel carrello, ma anche quelli che il cliente decide di rimettere al proprio posto. All’uscita, gli acquisti vengono addebitati direttamente sulla carta di credito attraverso una app dedicata.

Le preoccupazioni della gdo

La presenza di Amazon nel settore della gdo mette ulteriore pressione sulle catene di supermercati tradizionali segnate da un cambiamento nei modelli di acquisto e dalla concorrenza di discount, come Aldi e Lidl che operano in diretta competizione con Walmart e Target e stanno lavorando per allargare la propria presenza.

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La preoccupazione dei player tradizionali si legge nell’andamento delle azioni delle principali catene che, dopo l’annuncio dell’acquisizione, hanno chiuso la giornata con il segno meno: Walmart ha perso il 7%, Kroger Co. ha ceduto il 17%, mentre le azioni di Whole Foods Market a metà mattina hanno segnato +27% arrivando a 41,98 dollari e le azioni di Amazon, con +2,9%, hanno superato i 992 dollari. Infine, secondo Bryan Roberts, analista di TCC Global intervistato dal Guardian, l’acquisizione potrebbe dimostrare la validità della strategia e dare a Amazon la possibilità di comprare altre catene di supermercati nel Regno Unito, in Francia, in Germania e Paesi Bassi.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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