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Economia

Novembre, le scadenze per tutte le tasse da pagare

Tra Ires, Iva, Irap, Irpef, ritenute dei dipendenti e addizionali, autonomi, imprese e possessori di altri redditi verseranno al fisco circa 55 miliardi

Novembre è senza dubbio il mese che tra imprese e autonomi rappresenta un vero e proprio spauracchio per quel che concerne il pagamento delle tasse. Proprio in questi trenta giorni dell’anno infatti, si vanno ad affastellare una serie di scadenze tributarie che non fanno dormire sonni tranquilli appunto a milioni di lavoratori autonomi, imprese e detentori di redditi vari.

La Cgia di Mestre ha anche fatto una stima di quanto arriverà da qui al trenta di novembre nelle casse del fisco italiano: stiamo parlando di una cifra pari a circa 55 miliardi di euro, nella quale sono ricompresi versamenti per Ires, Iva, Irap, Irpef, ritenute dei dipendenti, addizionali varie e chi più ne ha più ne metta.

Ma vediamo nel dettaglio quali saranno le scadenze per i vari versamenti e a quanto ammonteranno sempre secondo i calcoli dell’associazione degli artigiani veneti.

16 novembre

Inizia circa a metà del mese l’elenco di incombenze fiscali di novembre, che si apre tra l’altro con una voce particolarmente corposa, ossia quella riguardante i versamenti Iva del mese di ottobre per i contribuenti mensili e del terzo trimestre per quelli trimestrali: una posta che da sola vale circa 13 miliardi di euro.

Molto consistente, perché non di molto inferiore alla cifra appena citata, è poi anche il versamento riguardante le ritenute di dipendenti e collaboratori, una voce che pesa infatti sulle casse delle imprese per un totale di circa 10,9 miliardi di euro.

27 novembre

Può essere considerata una data interlocutoria, che non prevede infatti scadenze di carattere erariale, ma solo incombenze di tipo amministrativo, che comunque vanno espletate per evitare sanzioni. Per questa data infatti è previsto l’invio telematico degli elenchi Intrastat.

30 novembre

Il clou dei versamenti fiscali arriva proprio con la fine del mese. Per il 30 novembre infatti è fissato il pagamento della voce tributaria più corposa tra quelle in scadenza in questo mese: stiamo parlando dell’acconto Ires che da solo vale circa 14 miliardi di euro. Ma l’elenco di incombenze non finisce certo qui.

C’è infatti innanzitutto il versamento della seconda rata o della rata unica, per chi ha scelto questa opzione, dell’acconto Irpef, che vale circa 7,8 miliardi di euro. Per non parlare dell’Irap, che alle aziende costerà complessivamente circa altri 6,8 miliardi di euro. E a completare questo ricco e ingombrante menù fiscale ci sono inoltre circa altri 1,5 miliardi di euro di addizionali Irpef regionali e comunali.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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