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Economia

Mondadori-Rcs, Marina Berlusconi: giorno importante ma antitrust discutibile

Applicazione non lungimirante di normative a loro volta superate. Come verrà trattata ora l'operazione La Stampa-Repubblica?

In relazione al provvedimento dell’Antitrust che dà il via libera all'acquisto di Rcs Libri da parte di Mondadori, Marina Berlusconi, presidente del Gruppo Mondadori, ha dichiarato:

Questo è un giorno bello e importante per la Mondadori. Il via libera dell’Antitrust rappresenta il passaggio fondamentale per la definitiva acquisizione della Rcs Libri. Superata una fase difficile, la Mondadori, di cui la mia famiglia è l’editore da oltre 25 anni, torna a crescere e lo fa investendo su un bene prezioso come i libri. Ci sono molti buoni motivi per essere orgogliosi di un risultato così rilevante, il cui merito è innanzitutto di quanti dedicano ogni giorno a questa grande azienda impegno e professionalità.

Ma credo che questa sia un’operazione positiva non solo per la Mondadori.

Intanto, rimane italiana una casa editrice che è tra i protagonisti della storia culturale del nostro Paese. Mondadori e Rizzoli, poi, unendo le loro forze, saranno in grado di investire maggiori risorse nella qualità, aiuteranno la diffusione della lettura, contribuiranno a rendere più solida e competitiva l’editoria italiana.

Certo, dobbiamo anche registrare sacrifici pesanti. Sacrifici imposti da una applicazione decisamente discutibile e tutt’altro che lungimirante di normative nazionali ed europee a loro volta schematiche e superate, che non tengono conto delle specificità e delle ridotte dimensioni del nostro mercato.
Questa acquisizione è totalmente in linea con quel processo di aggregazione che sta segnando l’editoria a livello mondiale, alle prese con le difficoltà del settore e con il rapido sviluppo di veri e propri monopolisti del livello di Amazon.

C’è grande amarezza quindi nel dover fra l’altro rinunciare a case editrici come Marsilio e Bompiani, avendo la certezza che le regole del mercato sarebbero state pienamente rispettate e che nel nuovo contesto queste realtà avrebbero trovato assoluta valorizzazione e rispetto totale della propria identità.

Resto in attesa di vedere quali saranno le deliberazioni dell’Authority rispetto ad un’altra operazione relativa ad alcuni grandi quotidiani, quella sì con impatti tutt’altro che trascurabili, e non solo per quanto riguarda la libera concorrenza.

Ma le rinunce che abbiamo dovuto accettare non intaccano minimamente l’importanza e il valore strategico dell’acquisizione, per quanto riguarda sia i libri cosiddetti “trade” sia la scolastica. I motivi che ci rendevano e ci rendono profondamente fieri di questo passo restano intatti. Così come la nostra determinazione per rispettare fino in fondo l’impegno che essa comporta verso il mercato, verso le case editrici, ma innanzitutto verso i libri e verso chi come noi li ama.

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