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Auto aziendali, in vigore l’Euro-salasso

Fino a 8000 euro per un diesel, quasi 650 per una vettura elettrica. Per le piccole e medie aziende sarà un disastro

Un altro atto del pasticcio euro-verde va in scena. Entra in vigore la nuova normativa fiscale sui benefit aziendali, in particolare gli automezzi, creato ad hoc per obbligare ditte e aziende a dotarsi di veicoli elettrici. La solfa è la solita: più sei green, meno tasse paghi. Che in un mercato libero e abbondante di proposte potrebbe anche funzionare, ma che in quello attuale è un disastro. La ragione è semplice: non potendo aggredire i contratti di noleggio in essere, chi li ha se li tiene stretti oppure tenta di allungarli il più possibile, mentre chi cambierà il parco auto lo farà prediligendo le ibride plug-in perché più detraibili, perché comunque vanno anche senza ricaricarle alla colonnina e quindi finendo per inquinare come, se non più, di prima.

Diciamolo chiaramente: sfruttare le ricariche pubbliche è complicato e costoso, come sanno bene gli automobilisti che per lavoro sono passati dall’esperienza dell’elettrico puro e sono tornati al motore endotermico. Quella delle colonnine per la ricarica è una tragedia annunciata: le aziende che hanno spazio e la possibilità economica e tecnica per installarle in sede sono poche; i dipendenti che percorrono migliaia di chilometri al mese dovranno rivedere i tempi delle trasferte, mentre chi utilizza il mezzo per il tragitto casa-lavoro e non può ricaricare a casa dovrà fare bene i conti di autonomia e tasse.

Al contempo aumentano le imposte per le auto benzina e diesel. Non è la prima volta, era accaduto, ma in modalità più semplificata, già nel 2020,quando entrò in vigore il metodo basato sulle emissioni di anidride carbonica. Prima di allora la tassazione era indipendente dal tipo di alimentazione della vettura, con una percentuale fissa sul costo del 30%. Dal 2020 sono comparse le fasce di emissioni e fino allo scorso anno le fasce erano fino a 60 g/km: 25% del costo chilometrico; tra 61 e 160g/km: 30% del costo chilometrico; tra 161 e 190 g/km: 50% del costo chilometrico e oltre i190 g/km il 60%. Con i valori applicabili ricavati dalle tabelle annuali dell’ACI e moltiplicati per una percorrenza standard di 15.000 km annui.

Ora, invece, il calcolo si basa sul tipo di alimentazione del veicolo, come recita quanto scritto anche nella Legge di Bilancio, così le auto aziendali in uso promiscuo saranno tassate al 10% del costo chilometrico se elettriche; al 20% se ibride, al 50% se benzina o diesel. Il tutto sempre basato su tabelle ACI e dei 15.000 chilometri annui. E siccome l’entrata in vigore di tale delirio era stato annunciato con mesi di anticipo, nelle aziende si è scatenata la caccia ai mezzi green dal costo più accessibile. Se prima un a impiegato quadro con RAL di circa 50.000 euro veniva assegnata una vettura che costava da 25.000 a 40.000 euro, ora si parla di 35.000-60.000, un vero salasso per i bilanci, specialmente delle piccole e medie imprese.

Risultato: prendendo a esempio una vettura elettrica come la Tesla Model 3, si pagheranno circa 640 euro, mentre una ibrida plug-in con emissioni di meno di 50 gr/km diCO2 prenderà una “sberla” di quasi 2.500 euro e una diesel euro 6 un salasso 8.000. Contali numeri ci sarà inevitabilmente una tendenza a rinunciare alle auto per uso promiscuo(che però sono parte dei contratti di lavoro) e un maggiore ricorso ai mezzi pubblici, che forse è il vero scopo del provvedimento pensato a Bruxelles e comminato a tutti i Paesi membri. E se ai dipendenti Volkswagen la colonnina di ricarica a casa la paga l’azienda(come se non fosse già in crisi), le filiali italiane di aziende tedesche si vedono costrette a comprare quello che decidono in madrepatria. Dove sfortunatamente però non ci sono Alpiné Appennini da superare, ma le colonnine funzionano meglio che in Italia.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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