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Guerra Ryanair-Alitalia a spese dei lavoratori

La compagnia taglia 600 posti per il rincaro della tassa municipale introdotta dal governo per finanziare la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia

Nuovo capitolo nella guerra dei cieli tra Ryanair e Alitalia. La compagnia irlandese ha annunciato che chiuderà da ottobre le basi di Alghero e Pescara, taglierà alcune rotte e chiuderà tutti i voli di Crotone spiegando che la decisione è presa "a seguito dell'illogica decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali". Con questa decisione, è stato spiegato durante una conferenza stampa, vengono chiuse 16 rotte, persi 800 mila clienti e tagliati 600 posti di lavoro.

La tassa per gli ex piloti Alitalia
"Il Governo italiano ha aumentato di 2,50 euro la tassa municipale senza preavviso e senza giustificazione dal primo gennaio per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia", ha spiegato il chief commercial officer di Ryanair David O'Brien, definendo questa una "cattiva notizia per gli aeroporti regionali: il Piano di Alitalia-Etihad di distruggere gli aeroporti regionali sta funzionando".

E ancora: "Il nostro non è un attacco diretto ad Alitalia, riteniamo che non ci sia ragione d'essere di questa tassa. Non dovremmo essere noi a finanziare Alitalia-Etihad, dovrebbe essere qualcuno ad Abu Dhabi a finanziare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia". 

"Ryanair paga già 165 milioni di tassa municipale per il fondo piloti Alitalia", ha poi spiegato O'Brien. "Il Governo per raccogliere pochi milioni fa sì che le Regioni perdano centinaia di milioni di spesa turistica", ha aggiunto, spiegando che nelle tre Regioni coinvolte dalle chiusure la spesa turistica è di 100 milioni. "Ryanair crede nella promozione degli aeroporti regionali, mentre per colpa di questa
tassa la promozione diventa molto più difficile", ha detto ancora O'Brien.

Addio da Alghero, Pescara e Crotone
Nello specifico, la decisione di Ryanair prevede: per Alghero la chiusura della base, il taglio di 8 rotte (60%), la perdita di 300 mila passeggeri, 225 posti di lavoro persi; per Pescara la chiusura della base, il taglio di 5 rotte (70%) la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi; per Crotone la chiusura dell'aeroporto, il taglio di tutte e tre le rotte (100%), la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi.

La proposta: noi per il feederaggio di Alitalia
Il direttore commerciale di Ryanair ha comunque poi attenuato i toni, aggiungendo anche un "approccio più amichevole" nei confronti di Alitalia: "Quello che Alitalia puo' fare è cambiare strategia. Una migliore strategia per Alitalia sarebbe quella di lavorare insieme a Ryanair, anzichè contro. Noi siamo l'unica compagnia con questa capillarità e potremmo fare da feederaggio su Roma" da dove poi potrebbe partire per il lungo raggio, invece "quello che sta facendo è fare feederaggio su Abu Dhabi, partendo da lì per il lungo raggio. Abbiamo già fatto questa proposta ad Alitalia due anni fa. Probabilmente non accetteranno, ma è un errore".

Michael O'Leary fondatore di Ryanair

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ANSA/ EPA / Andreu Dalmau
Michael O'Leary ad una conferenza stampa a El Prat di Barcellona in Spagna nel 2012

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