Conte Gualtieri
(Ansa)
Economia

Decreto Ristoro: 5 miliardi per le imprese (ma non si sa come e quando arriveranno i soldi)

Sono molti i dubbi sull'ultima misura a sostegno delle imprese penalizzate dall'ultimo Dpcm. Questi i desideri del governo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al cosiddetto chiamato Decreto Ristori, il provvedimento concepito per fornire un aiuto economico alle 350.000 imprese come bar e ristoranti che con il nuovo Dpcm del 24 ottobre si sono viste costrette a chiudere o a ridurre l'orario di apertura nel tentativo di arginare la seconda andata pandemica in corso.

In cosa consiste

Il budget, rispetto all'iniziale previsione di un pacchetto d'aiuti da 4 miliardi di euro è salito a 6,8 nelle ultime ore e ha ampliato ulteriormente la platea degli aventi diritto. Potranno infatti usufruire delle forme di aiuto e sostegno non solo ristoranti, bar, pub gelaterie, pasticcerie, cinema, teatri, sale giochi, discoteche, palestre, piscine, centri benessere e impianti sciistici ma anche attori, biglietterie esterne e società di noleggio per gli eventi. Anche i taxisti e gli Ncc sono stati inclusi tra le categorie di lavoratori beneficiari degli aiuti in quanti per lo meno fino al prossimo 24 novembre non potranno fatturare o opereranno con orari ridotti e conseguenti gravi danni economici. Il decreto legge dispone di sostegno e aiuti per tutte le aziende, anche quelle con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro fino a oggi esclude da ogni forma di supporto. Il Ministro per l'Economia Roberto Gualtieri ha precisato che ad erogarli sarà ancora una volta Agenzia delle Entrate e che "tutti coloro che in precedenza hanno già fatto domanda riceveranno i fondi in maniera automatica".

I 6,8 miliardi sono così suddivisi: 2 miliardi a fondo perduto per le attività chiuse o gravemente danneggiate dal nuovo lockdown, 2,6 miliardi andranno a finanziare la cassa integrazione per i lavoratori di queste aziende; 300 milioni sarà l'indennizzo a favore del settore fieristico; 180 milioni andranno ai lavoratori dello sport, alle società sportive dilettantistiche e al credito sportivo.Oltre agli indennizzi a fondo perduto nel pacchetto entrano 150 milioni di credito d'imposta sugli affitti commerciali per i mesi di ottobre, novembre e dicembre e 115 milioni serviranno a coprire l'esenzione dalla seconda rata del pagamento Imu che sarebbe stato in scadenza il 16 dicembre. Ci sono poi i 200 milioni per il rinnovo di una mensilità del reddito d'emergenza e i 60 milioni a sostegno delle forze dell'ordine. A questi vanno aggiunti 680 milioni destinati a finanziare una riedizione dell'indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali e dello spettacolo, 400 milioni per le agenzie turistiche, 100 milioni per il cinema e 50 milioni per le imprese culturali.

Svincolo dal fatturato del rimborso diretto

A differenza di quanto accaduto durante il lockdown dei primi mesi dell'anno i bonus saranno svincolati dalla perdita di fatturato e verranno erogati direttamente dall'Agenzia delle Entrate a tutte le attività coinvolte dalla nuova stretta anche quelle con un volume d'affari oltre i 5 milioni entro un tetto massimo di150.000 euro.
Il rimborso a fondo perduto, ove richiesto, sarà erogato in maniera diretta e il denaro arriverà sul conto corrente dell'intestatario della domanda. La cifra erogata è superiore a quella prevista dal precedente provvedimento in misura proporzionale alla riduzione dell'orario di apertura e ai passati indennizzi e verrebbe diviso in 4 fasce. La basica prevede un ristoro al 100% delle somme già incassate con il Dl rilancio di luglio e agosto e viene riservato agli esercizi e alle attività che possono aprire, ma che devono chiudere alle 18 e che quindi si vedono ridotto, ma non cancellato il fatturato.Il ristoro al 150% invece andrà a chi si è vista dimezzare la possibilità di guadagni come ad esempio i ristoranti che sì possono aprire a pranzo, ma che la sera devono chiudere o lavorare solo con l'asporto. Il ristoro al 200% è destinato a quelle attività costrette di nuovo a chiudere come cinema, teatri, palestre, piscine, sale giochi, scommesse o bingo, centri termali, centri benessere e fiere.Infine è stato approvato il ristoro al 400% per quei locali che hanno già chiuso da tempo come discoteche e sale ballo la cui serrata è stata imposta già d'estate.

Credito d'imposta per gli affitti commerciali e cancellazione IMU

È stato approvato anche un nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre.Il meccanismo sarà analogo a quello utilizzato nei mesi precedenti e prevede la possibilità di cessione del bonus al proprietario dei locali. Anche in questo caso la platea sarà allargata alle imprese con fatturato superiore a 5 milioni. Il Decreto confermerà la cancellazione della seconda rata Imu in scadenza il 16dicembre.Sostegno a turismo, spettacolo e sportTornano sia il reddito di emergenza sia i cosiddetti bonus una tantum per gli stagionali del turismo dello spettacolo e per i lavoratori dello sport che per il mese di novembre riceveranno un indennizzo da 1000euro. Per i precari dello sport, invece, l'indennizzo per novembre sarà di 800 euro. Pevisti anche indennizzi ad hoc a sostegno della filiera agro-alimentare anch'essa colpita indirettamente dalle chiusure imposte a bar e ristoranti e una nuova mensilità del reddito di emergenza.Prolungata la Cig di 6 settimaneIl Governo ha deciso di prolungare la Cassa Integrazione straordinaria di 6 settimane, fino al 31 gennaio2021. La misura sarà applicata alle imprese a cui scade la Cassa a metà novembre. Sul divieto di licenziamento la proroga è al 31 gennaio

Versamenti fiscali di novembre al 2021

Sul fronte fiscale non ci sono novità in arrivo e restano in vigore le misure adottate nei precedenti decreti ovvero il rinvio dei versamenti di novembre di Ires, Irpef e Irap per i contribuenti Isa e forfettari, già spostato al 30 aprile 2021 per oltre 2 miliardi e 200 milioni.Ulteriori contributi a fondo perduto
Previsto anche un pacchetto da 600 milioni per l'acquisto di prodotti di filiere agricole, alimentari e vitivinicole da materia prima italiana a favore degli esercizi di ristorazione. A questo va aggiunto un contributo a fondo perduto di 500 milioni per gli esercenti dei centri storici che hanno avuto un calo sensibile di turisti stranieri.

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Barbara Massaro