Coronavirus: ecco cosa prevede il piano a sostegno delle famiglie
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Economia

Coronavirus: ecco cosa prevede il piano a sostegno delle famiglie

Dal congedo parentale straordinario al voucher babysitter ecco come l'esecutivo pensa di aiutare le famiglie durante il periodo della chiusura delle scuole

Scuole chiuse e studenti a casa per emergenza coronavirus. La scelta del Governo di prorogare fino al 15 marzo la chiusura di tutti gli istituti scolastici e delle università è stata definita come «un sacrificio che serve e che va fatto».

Si tratta di una decisione che ha un impatto importante sulla vita delle famiglie con figli minorenni. Già a regime di normalità la routine di madri e padri che lavorano è una partita a tetris dove s'incastrano scuola, lavoro, attività pomeridiane, sport e compiti chiedendo aiuto di nonni e babysitter e organizzandosi in maniera precisa con turni e giornate libere. Ora che le scuole sono chiuse e i bambini sono a casa il sistema famiglia rischia il collasso. Persino i nonni, fondamentale anello della catena famigliare, sono tagliati fuori visto che le autorità raccomandano di tenere lontani gli anziani dai bambini per contenere l'epidemia.

Al fine di sostenere le famiglie italiane in questo momento già di per sé difficile e reso ancora più complesso dalla serrata delle scuole, il Governo sta mettendo a punto una serie di misure che dovrebbero essere varate nelle prossime ore.

Ad annunciarlo è stato il Ministro per la famiglia Elena Bonetti che ha dichiarato: «Sappiamo che la chiusura delle scuole comporta la necessità di riorganizzare la vita familiare. Ho già proposto misure di sostegno e aiuto alle famiglie: sostegno economico per le spese di babysitting e estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori. Una particolare attenzione la dobbiamo alle famiglie del personale sanitario che è mobilitato a servizio di tutta la popolazione. Sono certa che sapremo mettere in campo rigore e serietà».

Nello specifico padri e madri che lavorano e che hanno figli minori di 12 anni dovrebbero poter usufruire del cosiddetto congedo parentale straordinario, ovvero di quel periodo di astensione facoltativa dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita. Normalmente il periodo massimo complessivo di congedo è di 10 mesi e il Governo starebbe studiando il modo per declinare il congedo a misura di coronavirus.

Inoltre potrebbe essere anche approvato il cosiddetto voucher babysitter e cioè un aiuto economico alle famiglie in cui sia il padre sia la madre sono obbligati a recarsi al lavoro e non possano godere del congedo straordinario. Il bonus-tata era stato adottato in via sperimentale nel 2013, in forma di sostegno mensile alle neo-mamme che volessero tornare a lavoro invece che usufruire della cosiddetta maternità facoltativa che permette sì di rimanere a casa con i bambini, ma con lo stipendio ridotto al 30%. Il voucher babysitter allora era di 600 euro al mese per sei mesi fino a un massimo di 3.600 euro.

Sempre in sostegno a reddito e famiglie il Governo ha annunciato l'arrivo di una proroga dei tempi per presentare il Modello 730 che con ogni probabilità slitterà al 30 settembre. In tema fiscale potrebbero essere approvati ulteriori sgravi che dovrebbero permettere alla famiglie di poter disporre di maggiore liquidità, in particolare è al vaglio la possibilità di elevare al 100% gli sgravi del cosiddetto ecobonus.

Il tutto mentre i tempi di contenimento del virus non sono ancora definiti e non sono escluse ulteriori proroghe della chiusura degli istituti scolastici.

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Barbara Massaro