Lavorare fianco a fianco con persone difficili, o facilmente irritabili, non è quello che ci si augura quando si entra per la prima volta in un nuovo ufficio.
Ma può capitare. E in questi casi o ci si adatta o si adottano delle strategie per rendere le persone un po’ più affabili e, per quanto si può, leggermente simili a noi.
Se si intende proseguire in questa seconda strada, è utile dare una sbirciata ad alcuni siti specializzati in psicologia comportamentale applicata al mondo del lavoro, diffusi soprattutto nei paesi di cultura anglosassone.
Tra i tanti, vi segnaliamo cinque trucchi raccolti da BusinessInsider, un sito web statunitense specializzato in economia e finanza. Eccoli.
Come dare cattive notizie
A nessuno piace ricevere cattive notizie. Nemmeno al vostro vicino di scrivania. Esiste però un modo intelligente per comunicarle, limitando al minimo i danni.
Anzitutto, evitando il cosiddetto “sandwich”, e cioè inserendo la cattiva notizia tra due positive. Meglio essere sbrigativi all’inizio sulle notizie negative e poi offrire un elenco esteso (meglio se dettagliato) di notizie o commenti positivi.
Questo, almeno, racconta il libro The Man Who Lied to His Laptop (L’uomo che mentiva al suo portatile) di Clifford Nass e Corina Yen.
Come evitare di offendere gli altri
Qui BusinessInsider ci rimanda a un libro di Margaret Shephered, The Art of Civilized Conversation (L’arte della conversazione civile) che descrive un esempio riproponibile in contesti lavorativi, ma tratto dal mondo della musica classica: la reazione di una persona di fronte a un brano eseguito da un violinista.
L’insegnamento è il seguente: se davvero non vi piace il risultato che avete sotto i vostri occhi, non dovete certo mentire, ma nemmeno essere brutali.
Meglio piuttosto sottolineare altri aspetti del lavoro del collega, come lo sforzo che è stato fatto per raggiungere il risultato, la sincerità che emerge e il progresso mostrato rispetto ai lavori del passato e la passione messa.
Come evitare gli scontri
Anche in questo caso i suggerimenti vengono dal libro The Man Who Lied to His Laptop.
Sapete, bisogna rispolverare la cara e vecchia tecnica adulatoria che, secondo gli autori del libro, funziona davvero: è, infatti, un’ottima regola sociale.
Ma non bisogna esagerare: lodare i colleghi funziona, ma solo se l’obiettivo è quello di farli sentire parte di uno stesso team.
Quando si è costretti ad argomentare…
A volte si deve esprimere, e non si può altrimenti, il proprio punto di vista. Meglio se argomentando a modo.
I consigli, questa volta, vengono dal libro del filosofo Daniel C. Dennett Intuition Pumps And Other Tools for Thinking (Il pregio dell’intuizione e altri strumenti per pensare).
Affinché la propria critica, durante un confronto, abbia successo occorre anzitutto ripetere, se necessario, i punti principali dell’argomentazione del vostro collega; poi fare una lista dei punti su cui siete d’accordo e delle cose che vi hanno colpito o insegnato qualcosa; e solo alla fine potete permettervi di illustrare la vostra critica.
In questo modo, oltre alla vostra posizione, avrete anche dimostrato di saper ascoltare e capire le posizioni altrui.
Un’ultima considerazione
Quello che uno dice, non coincide mai con ciò che viene ascoltato dagli altri. Se vuoi che i rapporti migliorino, ignora cosa dicono gli altri ma focalizzati su ciò che vogliono.
Quest’ultima perla, ce la regala l’autore del post e giornalista di Wired, Erik Barker.
Leggi l’articolo integrale: 5 expert Ways To Deal With Difficult People
NON PRETENDETE CHE I COLLEGHI VI RISPONDANO DURANTE IL WEEKEND