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Economia

Tassa sulle cassette di sicurezza: tutto quello che c'è da sapere

Quante sono, dove sono e che tesoretto custodiscono le cassette di sicurezze per cui Salvini propone la pace fiscale

Una Tassa sulle cassette di sicurezza. E' l'ipotesi del Ministro dell'Interno Matteo Salvini che sta dividendo il mondo politico e l'opinione pubblica.

Circa 200 miliardi di euro in contanti sarebbero custoditi nel milione e mezzo di cassette di sicurezza attive in Italia.

Si tratta di una mappatura approssimativa che era stata fatta nel 2017 quando, ai tempi del governo Renzi, era stata avanzata l'ipotesi della cosiddetta voluntary disclosure 2 che prevedeva una sorta di scudo fiscale per coloro che avessero deciso di far emergere i capitali custoditi dalla privacy più assoluta nelle cassette di sicurezza.

Perché si è tornati a parlare di cassette di sicurezza

Perché nei caveau delle banche italiane all'interno di quelle cassettine blindate di dimensione variabile sono nascosti un sacco di soldi che ora farebbero comodo (da un punto di vista fiscale) al governo gialloverde che, in vista dell'appuntamento con l'Europa all'Ecofin del 9 luglio sta studiando ogni maniera per rientrare di quei miliardi che tranquillizzerebbero l'UE e i mercati senza alzare tasse e Iva e senza quella manovra correttiva che disattenderebbe le promesse elettorali sia fatte ai leghisti di Salvini sia all'elettorato pentastellato.

Cosa ha detto Salvini

Nella serata di martedì 11 giugno il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, ospite a Porta a Porta, è così tornato a parlare di cassette di sicurezza proponendo una sorta di pace fiscale per chi custodisce denaro (del quale non ha ancora pagato le tasse) in cassetta di sicurezza facendo pagare una tassa forfettaria per far riemergere quel capitale "nascosto sotto il materasso" come detto dal vicepremier.

"Facendo pagare una tassa - ha proposto Salvini - l’ipotesi che circola negli ambienti politici è del 15%, come la flat tax, daremmo il diritto di utilizzarli e lo Stato incasserebbe miliardi da reinvestire per la crescita".

In mattinata, poi, Salvini ha precisato essere "Prive di qualsiasi fondamento le ipotesi di una patrimoniale, di tasse sui risparmi, sui conti correnti degli italiani o su cassette di sicurezza. L'unico ragionamento in corso riguarda una pace fiscale per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante".

Come funzionano le cassette di sicurezza

E di contante le cassette di sicurezza ne custodirebbero tanto. Bankitalia ha calcolato che circa il 15% del totale della ricchezza contante degli italiani è blindato all'interno delle cassette di sicurezza.

E del resto possedere una cassetta di sicurezza non è così difficile, né caro.

Si paga una sorta di "affitto" alla banca che varia da 50 a 200 euro l'anno (massimo 500 per le più grandi) e si firma così un contratto di riservatezza con l'isitituto di credito.

Il titolare della cassetta di sicurezza è il solo ad avere la chiave di quel piccolo box blindato dove può mettere dentro di tutto: denaro, documenti, gioielli, lingotti d'oro.

La banca non sa e non deve sapere nulla del contenuto della cassetta e, salvo ordine del giudice, non ha nessun diritto ad aprirla.

Il titolare della cassetta di sicurezza quando voglia accedere ai propri beni non dovrà far altro che farsi accompagnare nel caveau della banca. Lì verrà lasciato solo con la possibilità di mettere e togliere ciò che preferisce dalla sua cassetta di sicurezza. 

Visto che si tratta di un vero contratto l'uso della cassetta di sicurezza è disciplinato dal Codice Civile, in particolare dall'articolo 1839 che recita "Nel servizio delle cassette di sicurezza la banca risponde verso l'utente per l'idoneità e la custodia dei locali e per l'integrità della cassetta, salvo il caso fortuito".

Evitare la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italiae nello stesso tempo mantenere le promesse elettorali fatte dall'attuale esecutivo sono le priorità del Governo che è disposto a tutto pur di non veder salire il debito e trovarsi poi nelle condizioni di dover rincorrere nei prossimi anni l'Europa azzerando i progetti di crescita e ripresa economica che sono l'orizzonte cui l'Italia guarda per rimettersi in piedi e tornare a contare davvero sullo scacchiere mondiale.

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Barbara Massaro