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Economia

Amazon contro Facebook e Google: la guerra della pubblicità

Circa la metà di tutte le ricerche online di prodotti inizia sul sito della società di Seattle

Il numero di inserzioni pubblicitarie su Amazon continua a crescere. Lo rileva Recode che evidenzia come la prima parte dei risultati generati da una ricerca sia occupata da articoli sponsorizzati, seguiti - nel caso dei prodotti di consumo - dalla marca privata di Whole FoodsLa novità, secondo un’indagine condotta dal sito americano, riguarda qualsiasi categoria merceologica. Se l’acquisto di spazi con un meccanismo simile a un’asta dà visibilità agli inserzionisti, relega gli altri prodotti a una posizione subordinata. Considerato che quando fa una ricerca quasi nessun utente scorre oltre la prima pagina, se un marchio vuole essere individuato, deve apparire in testa ai risultati di ricerca.

Investire sul posizionamento

E’ proprio il meccanismo dell’asta che fa salire gli introiti di Amazon. Per competere con i concorrenti nello spazio di maggiore visibilità, i marchi devono spendere sempre di più. Rispetto al periodo corrispondente di un anno fa, nel secondo trimestre dell’anno, la spesa per i prodotti sponsorizzati nella ricerca di Amazon è aumentata del 165%, rileva l’agenzia di marketing Merkle. E non è tutto, perché Amazon guadagna da ogni clic. L’offerta pubblicitaria di Amazon, inoltre, è sempre più importante per i brand, perché circa la metà di tutte le ricerche di prodotti iniziano proprio sul sito di Amazon, invece che su Google.

Un incremento del 130%

Per Amazon, che genera la maggior parte delle entrate dall’attività di e-commerce, si tratta di una fonte di redditività sempre più importante. Per quanto la pubblicità sia la voce più piccola del bilancio, è quella con la crescita più rapida. Nello scorso trimestre, infatti, ha generato un giro d’affari da 2,2 miliardi di dollari, con +130% rispetto allo stesso periodo di un anno fa e Amazon è ora un player abbastanza credibile per competere con pesi massimi dell’advertising online come Google e Facebook. 

Il traffico da link sponsorizzati

Per le aziende interessate a investire in questo tipo di pubblicità i ritorni non mancano. A maggio, quasi l'8% delle visualizzazioni di prodotti sulle pagine di Amazon proviene da link sponsorizzati. Secondo Jumpshot, una società che raccoglie i dati degli URL da un panel di cento milioni di persone, il dato segna più che un raddoppio doppio rispetto all'anno precedente. Le vendite in questo caso si attestano al 7% dei clic, ma è una cifra ragguardevole se commisurata al volume d’affari da 31,8 miliardi di dollari generato nell’ultimo anno.

Costo medio per clic in rialzo

Amazon sembra seguire la strategia utilizzata da Google che aggiunge più sezioni di annunci nei risultati di ricerca. Ovviamente, c'è un limite al numero di annunci che Amazon può pubblicare sulle sue pagine prima che inizi a infastidire gli utenti e a causare un calo di vendite e di prezzi. Ma questo non è ancora successo. Secondo l'agenzia di marketing digitale CPC Strategy, il costo medio per clic di un prodotto sponsorizzato su Amazon è salito a 84 centesimi di dollaro nel secondo trimestre del 2018, con un incremento del 6% su base annua.

Per saperne di più

- Come diventare ricchi con il self-publishing su Amazon

- Chi fermerà Google, Facebook e Amazon?


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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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