Sofiya Chaykina
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Musica

È nata una stella e sabato suona a Milano: Sofiya Chaykina in concerto

Astro nascente del pianoforte classico, inaugura la rassegna "Una musica per l'anima"

Ha appena 25 anni ma il suo talento al pianoforte sfiora la genialità, commuove l’ascoltatore e colpisce gli esperti. Pluripremiata in Italia e nel mondo, Sofiya Chaykina si è laureata al Collegio Chopin di Mosca e adesso sta perfezionando i suoi studi al Conservatorio di Milano, mentre già si aprono per lei le porte di Berlino e di altre capitali europee.

È una ragazza bionda, delicata, snella. Sembra fragile ma riesce a trasferire nelle dita che toccano la tastiera una forza spirituale straordinaria. Per esempio, quest’anno nel suo repertorio è entrata la Sonata #7 di Sergei Prokofiev, detta "L’Infernale" (è stata composta durante la Seconda Guerra Mondiale), un brano con una partitura così complessa che pochi pianisti al mondo sono in grado di eseguirlo.

Sabato 3 ottobre, Sofiya Chaykina presenterà tre grandi autori del Romanticismo: Chopin, Schumann e Mendelssohn. Ecco alcune tracce di critica musicale per comprendere meglio il programma dell’evento.

Chopin etudes– Si tratta di esercizi molto metodici: ogni étude comporta infatti una propria tecnica. Ma ciascuno di loro ha un così spiccato carattere da costituire un vero pezzo da concerto.

Prelude in e minor – È uno dei brani più lirici di tutta la raccolta. Evoca iricordi di qualcosa di bello che è stato perduto per sempre. Ci sono ricordi delle vecchie arie italiane, dette "lamenti".

Scherzo. Prima di Chopin questa parola indicava leggerezza, gioco (così era, per esempio, in Beethoven). Ma con lui diventa una musica estremamente seria: eccitata, drammatica, spessa tragica o cupa. Impulsività dei ribelli, protesta e confusione sono gli elementi di queste opere. Siamo nel cuore dello Sturm und Drang, cioè l’apoteosi del Romanticismo.

"Carnevale di Vienna" di Schumann è un’opera scritta durante la massima fioritura del suo talento, poco prima di abbandonare una capitale austroungarica ormai ben distante dalla “città di Beethoven” e invece assai supina ai valzer di Strauss. Per quanto il rapporto di Schumann con Vienna non sia stato semplice, le emozioni provate per il carnevale erano rimaste nella sua memoria, diventando poi un ciclo unico di 5 brani brillanti.

Le Variations Serieuses erano state concepite da Mandelssohn come protesta contro la musica di moda nel suo tempo, nella quali la "variazione" costituiva solo un’occasione per alimentare il narcisismo del pianista virtuoso. L’opera, che contiene 17 variazioni, è stata composta per inaugurare a Bonn la statua di bronzo di Ludwig van Beethoven. Si tratta sicuramente di una delle partiture più famose della musica classica pianistica.

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Sofiya Chaykina in concerto sabato 3 ottobre (ore 18, al Salone Pio XII di via Sant’Antonio 5 a Milano). È il primo di otto concerti, tutti milanesi, tutti a offerta libera (minimo 5 euro) organizzati dall’associazione Musicisti Russi.Cliccando qui il programma completo della rassegna, Una Musica per l'anima.

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Gabriella Piroli