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"Dona un neurone a un hater", la campagna di Bebe Vio e Ale Cattelan è geniale

Dopo gli insulti e le relative denunce la campionessa non perde il sorriso e replica così a chi semina odio in Rete

Una vincente come Bebe Vio che è addirittura riuscita a strappare un selfie con il Presidente Obama non si è certo lasciata intimorire da una manciata di haters che, su Facebook, celati dietro le solite pagine misogine, rancorose, diffamatorie e ignoranti hanno attaccato la sua persona offendendola in ogni modo possibile e immaginabile.

Bebe, dopo essersi accorta di quanto stava accandendo, ha sporto denuncia così come ha fatto il Codacons e il gruppo è stato segnalato anche se non chiuso.

"Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira - aveva spiegato l'oro olimpico - ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti".

Bebe si era detta: "Amareggiata e delusa" e poi aveva aggiunto: "Sono anni che dò tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare".

La conclusione era stata: "Vado avanti per la mia strada ho tantissima gente che mi vuole bene e mi stima, che ogni giorno mi ringrazia per quello che faccio e mi sprona e mi aiuta a continuare".

Dopo la presa di posizione legale Bebe ha tirato fuori il suo sarcasmo e, ospite di Alessandro Cattelan su SkyUno nel corso della trasmissione EPCC ha sposato la campagna social "Dona un neurone a un hater". "Esistono persone meno fortunate di noi - recitava l'ironico spot - che nascono con difficoltà e che combattono ogni giorno contro gravi deficit fisici e intellettivi. Sono gli haters che non hanno nulla di meglio da fare se non insultare e offendere la gente. Raccogliamo, quindi, neuroni da donare loro. Già donando un solo neurone a un hater si raddoppierebbe il suo quoziente intellettivo".

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Barbara Massaro