Don Giussani 10 anni dopo
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Don Giussani 10 anni dopo

Immagini e biografia del fondatore di "Comunione e Liberazione", nell'anniversario della scomparsa

Don Luigi Giussani nasce a Desio in Brianza due settimane prima della marcia su Roma. È il 15 ottobre 1922.  

Sarà ordinato prete dal Cardinale Idelfonso Schuster un mese dopo la fine del fascismo, il 26 maggio 1945. Morirà a Milano il 22 febbraio 2005, 45 giorni prima del papa a lui più vicino, Giovanni Paolo II.

Suo padre fu un socialista anarchico, come il giovane Mussolini La madre una fervente religiosa che lo avvia alla fede cattolica sin dall'infanzia. A soli 11 anni il giovane Luigi è in seminario a Seveso. Qui completa gli studi superiori coltivando la passione per lo studio delle Chiese Ortodosse. 

L'insegnamento comincia subito dopo la guerra a Venegono, fino al trasferimento chiesto dallo stesso Giussani al Liceo Classico Berchet di Milano. 

Qui fonda la prima comunità tra i giovani liceali: Gioventù Studentesca (GS). Il movimento si propone di trasmettere i valori della fede attraverso l'esperienza comunitaria, la preghiera, la catechesi e la discussione come base metodologica di confronto tra gli allievi e Giussani. 

Gioventù Studentesca si pose come alternativa alla laicizzazione del costume, proposta soprattutto dai movimenti che daranno vita pochi anni dopo alla contestazione del 1968

Proprio dall'occupazione della Cattolica del 1967 mosse i primi passi il Movimento Studentesco di Capanna. Don Giussani, trasferito d'autorità dai vertici ecclesiastici, approdò all'università fondata da Padre Gemelli. Gli anni della contestazione sono per "Don Gius", come veniva affettuosamente chiamato dai suoi allievi, tra i più difficili. Molti degli aderenti a GS passarono con il Movimento, mentre si apriva la questione della convivenza di una realtà consolidata come quella di GS in seno alle due principali organizzazioni giovanili riconosciute dalla Chiesa: L'Azione Cattolica e il FUCI (l'organizzazione universitaria degli studenti cattolici). Mentre il gruppo di Giussani aveva aperto la propria esperienza oltre la realtà parrocchiale, fulcro dell'Azione cattolica del fondatore dei "Comitati Civici" Luigi Gedda,  inoltre molti degli appartenenti a GS occupavano posti di rilievo nell'organizzazione universitaria cattolica. Le critiche al metodo di Don Giussani non tardarono e si tradussero nell'accusa di "Integrismo" formulata dall'arcivescovo Franco Costa, uno dei rappresentanti storici dell'Azione Cattolica e del FUCI. 

La svolta e la "rifondazione" di GS coincidono con la sua dissoluzione nel 1969. Don Giussani fonda Comunione e Liberazione, un'evoluzione della sua esperienza degli anni '60 allargata anche agli adulti e incentrata principalmente sul metodo noto come "Scuola di Comunità". Proprio sull'esercizio basato su testi selezionati spesso dallo stesso Don Giussani si incentra l'attività di CL, oltre che sul canto (molto considerato e conosciuto dallo stesso Giussani) e sulla preghiera come esperienza collettiva.

Dalla catechesi e dall'esperienza individuale condivisa con gli altri per mezzo dei princìpi della sussidiarietà, Giussani indica la via maestra: La comunione in Cristo vissuta in ogni aspetto della vita laica

Gli anni di piombo si abbattono anche su CL e Giussani ha due tra i responsabili di CL gambizzati dalle BR: si tratta di Carlo Arienti e Mario Perlini, mentre l'escalation della violenza extraparlamentare colpisce i membri di CL nelle università italiane, specie per le posizioni riguardo ai grandi referendum su divorzio e aborto.

L'apertura a CL e a Don Giussani avviene nel corso del 1975, quando il papa Paolo VI incontra il fondatore di Comunione e Liberazione e in udienza privata lo rassicura sul futuro del movimento. Il riconoscimento ufficiale del Santo Uffizio avviene poco più tardi, nel 1980 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Nel 1982 CL è dichiarata "Persona giuridica per la Chiesa Universale" la "Fraternità di Comunione e Liberazione". L'anno seguente Don Giussani è nominato Monsignore da papa Woytila. Dal 1980 CL tiene a Rimini un "Meeting" annuale in cui la comunità di Cl si incontra con il mondo laico, con la politica, con l'impresa e con le associazioni tramite una serie di incontri e dibattiti. 

Nel 1986 da Cl nasce la "Compagnia delle Opere", associazione non profit mirata alla diffusione dei principi della sussidiarietà nel mondo del lavoro e dell'impresa, affiancata poi nel 2002 dalla "Fondazione per la sussidiarietà" di Giorgio Vittadini. 

Comunione e Liberazione vede una grande diffusione anche al di là dei confini nazionali a partire dagli anni 80. Oggi è ramificata in 80 paesi del mondo, con circa 60.000 aderenti alla Fraternità. Negli anni '90 arrivano per "Don Gius" anche i prestigiosi riconoscimenti internazionali, come la presentazione a New York presso il palazzo dell'ONU del suo testo più importante, "Il Senso Religioso". 

Negli ultimi anni di vita Luigi Giussani raccoglierà ancora molti riconoscimenti per l'opera sociale svolta dal suo movimento. Si spegne a Milano, quartiere di Lambrate, il 22 febbraio 2005.

Oggi il movimento è retto dal sacerdote spagnolo Juliàn Carròn chiamato dallo stesso Giussani quale suo successore. L'istanza di beatificazione di Don Luigi Giussani è stata presentata da Carròn e accettata dal cardinale Angelo Scola nel 2012.




Fraternità di CL
Don Giussani con la famiglia il giorno della sua prima Messa da sacerdote. 1945.

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Edoardo Frittoli